<span style="line-height: 18.9091px;">Jacobelli: Inter, critiche invidiose, è prima perché se lo merita</span>

Il commento del direttore editoriale di Corrieredellosport.it sul primato della squadra nerazzurra dopo cinque giornate di campionato
Jacobelli: Inter, critiche invidiose, è prima perché se lo merita© LaPresse
Xavier Jacobelli
2 min

ROMA - Ha ragione Roberto Mancini, quando, alle critiche degli invidiosi, quelli che dicono che l’Inter sia prima a punteggio pieno, ma giochi male, risponde: «Non vedo in giro molti Barcellona». Che, peraltro,dal Celta Vigo ha appena preso quattro legnate. I numeri schiacciano le parole, ma non solo i numeri. Cinque partite, 5 vittorie, 6 gol segnati, 1 subito, un filotto iniziale che ai nerazzurri non riusciva da 49 anni. E ancora, non è un caso che fra i marcatori di questo avvio stagionale figurino i nomi di Jovetic e Felipe Melo, due giocatori fortemente voluti dal tecnico. Che ha cambiato i connotati all’Intera per nove undicesimi. Che, per primo, sa come ci sia bisogno di tempo perché la squadra si amalgami, l’intesa migliori e la qualità del gioco pure. 

La domanda del giorno non è se l’Inter giochi bene o male. La domanda è un’altra: se in una situazione contingente come questa,dopo 5 giornate, l’Inter è già in fuga con 3 punti sulla Fiorentina, 4 sul Sassuolo, 5 su Chievo, Samp e Toro, 6 su Milan e Lazio, 7 sulla Roma, 9 sul Napoli e 10 sulla Juve campione d’Italia, dove sarà l’Inter quando comincerà a macinare gioco per novanta minuti? Ecco perché è meglio che, Juve e Roma in primis, si sveglino. Prima che sia troppo tardi.
 

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