Mancini: «Icardi può star fuori»

Il tecnico alla vigilia della gara di domani sera a Bologna ha parlato del momento difficile dell'attaccante argentino, della sua coesistenza con Jovetic ("Devono cercarsi di più") e ha scomodato il paragone con Crespo che nel 2000-01 esplose da gennaio in poi dopo un inizio difficile
Andrea Ramazzotti
6 min

APPIANO GENTILE - Dopo il pareggio di Palermo, Roberto Mancini ha parlato alla vigilia della gara di domani sera contro il Bologna al Dall'Ara.

Mancini, farà turn over a Bologna? La preoccupano i diffidati?
I diffidati sono sempre a rischio e prima o poi un giallo lo prenderanno. Adesso pensiamo al Bologna che sarà una partita difficile come lo è stata a Palermo.

E’ preoccupato dalla situazione di Icardi?
Avrei preferito che facesse gol molto dall’inizio, ma conoscendo la storia degli attaccanti so che può capitare. Con 3-4 gol suoi in più, avremmo qualche punto in più. Prima o poi si riprenderà. Una volta (nel 2000-01, ndr) ricordo Crespo che a gennaio nella Lazio aveva fatto 4 gol e finì con 26. Magari succederà anche stavolta. Anche a Palermo ha avuto delle palle per segnare, ma non lo ha fatto.

E’ possibile che Icardi abbia un turno di riposo?
Io volevo giocare sempre… sennò esoneravo l’allenatore. Icardi deve stare tranquillo perché più si agita e peggio è. Deve lavorare per la squadra e quando un attaccante lavora viene premiato. Deve solo continuare a lavorare seriamente. Poi è possibile che anche lui come tutti gli altri stia fuori perché qualcosa cambierò rispetto a sabato.

Perché l’Inter ha smarrito la solidità delle prime 5 giornate?
Non l’abbiamo smarrita perché abbiamo subito 2 gol in 3 partite. Purtroppo abbiamo avuto problemi di squalifiche e infortuni e là dietro abbiamo dovuto cambiare qualcosa, ma non abbiamo incassato troppi reti. Abbiamo lasciato un po’ di spazio al Palermo nel primo tempo perché non eravamo compatti e gli esterni non sempre accorciavano.

Cosa pensa del Bologna?
Sono un tifoso del Bologna e per me è una partita speciale perché sono nato lì calcisticamente. Sono arrivato a Bologna quando avevo 13 anni e sono cresciuto lì. Ci vado ancora perché in città ho ancora gli amici. Spero che il Bologna si salvi presto.

Cosa pensa dell’episodio tra Rossi e Marquez?
Non ho visto la gara, ma io faccio il tifo per Valentino e spero che vinca il Mondiale.

Chi è la più forte delle prime 5 in classifica?
Non ho visto tutte le partite, ma Napoli e Roma sono le più attrezzate.

Quanto manca per vedere Biabiany titolare?
Biabiany non ha ancora il giusto minutaggio nelle gambe. Forse ha 60-65’ e la condizione la sta trovando piano piano perché è stato fuori un anno e mezzo. Non so se ci metterà 3-4 settimane e per questo bisogna avere pazienza.

Perché questa Inter non riesce più a vincere da 4 partite?
Prima dell’inizio del campionato volevamo stare nelle prime posizioni e ci siamo. Non è successo niente di grave. Ci sono 5 squadre in 2 punti e non c’è niente di drammatico. Sapevamo che avremmo avuto bisogno di trovare la giusta formula e adesso che stiamo recuperando tutti, la giusta formula arriverà.



Cosa pensa di Salah espulso per doppia ammonizione nonostante abbia mandato a quel paese l’arbitro?
Non ho visto le immagini e non saprei. Mi hanno detto solo che ha mandato a quel paese l’arbitro.

 

A che livello è Perisic rispetto a quello che ha in testa lei?
Sta incontrando le stesse difficoltà di Kondogbia. Perisic arriva da un campionato dove le squadre sono aperte, vanno forte e non raddoppiano o triplicano. Penso che possa fare molto di più al di là dei due gol che ha segnato finora.

Sarà Medel a sostituire Murillo?
Ho tre opzioni: lui, Ranocchia o Juan Jesus.

Quella di Bologna può essere la partita giusta per far giocare Ljajic dal 1’?
Sta abbastanza bene ed è entrato bene l’altra sera dimostrando che la contrattura al flessore è ormai passata. Io credo molto in Ljajic e dipende da lui perché ha tutto. Può darci una mano importante: se giocherà bene e farà quello che sa, credo che abbia grandi possibilità di andare spesso in campo. A livello di qualità non gli manca niente, ma deve dimostrare il suo valore con continuità.

Pensa che la convivenza tra Jovetic e Palacio sia difficile perché, a differenza dello scorso anno, la prima opzione offensiva per la squadra è Jo-Jo e non più Icardi?
Jovetic è più portato a uscire dall’area rispetto a Icardi. Credo che i due si debbano cercare di più e debbano lavorare di più l’uno per l’altro. Se gli attaccanti si cercano poco, ci sono meno possibilità di segnare. Se invece si cercano e provano a scambiarsi la palla, qualcosa alla lunga succede.

Jovetic e Icardi devono imparare da lei e Vialli che alla Sampdoria vi cercavate sempre?
Io e lui ci cercavamo anche fuori, la sera (ride, ndr). Gli attaccanti devono lavorare l’uno per l’altro.

 

Perché l’Inter si allunga troppo? Perché pressa troppo alto o perché manca un centrocampista che ha il lancio lungo?
I quattro difensori e i due attaccanti devo cercare sempre di stare corti, sia in possesso, sia senza palla. E’ questo il segreto.

Kondogbia dà il meglio con Melo o con Medel?
Geoffrey può giocare con tutti, in una linea a due o in una a tre. Deve solo conoscere bene il campionato. A Palermo l’ho tolto solo perché era ammonito e avevo paura sia per lui sia per Murillo di un secondo giallo.

Sorpreso che Bonazzoli non stia giocando mai alla Samp? Si è pentito di averlo fatto partire?
Speriamo che Bonazzoli possa giocare perché è giovane e io lo conosco bene. Ci deve mettere qualcosa perché la Samp davanti ha giocatori bravi. Deve impegnarsi sempre al massimo.

Ci dice tre giocatori che saranno titolari domani?
Handanovic, Miranda e Melo.


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