Mancini: «Vincere a Napoli sarebbe importante»

Il tecnico nerazzurro ha parlato alla vigilia del match del San Paolo e ha sottolineato l'importanza della sfida.
Andrea Ramazzotti
6 min

INVIATO AD APPIANO - Roberto Mancini ha parlato alla vigilia della gara contro il Napoli di domani sera.

Mancini, a Napoli prevede di fare una partita come contro la Roma?
In queste partite bisogna mettere tutto quello che uno ha. Bisogna difendere duro, attaccare in tanti per segnare e farlo fino alla fine. Speriamo che il risultato sia lo stesso contro la Roma anche se sappiamo che avremo delle difficoltà quando il Napoli attacca.

Icardi può stare fuori?
Tutto è possibile, ma oggi non posso dire neppure 4 uomini. Al massimo uno, Handanovic. Mancano 24 ore e credo che tutti debbano essere pronti per giocare, stare tutti concentrati.

Cosa può dire il match del San Paolo?
Siamo davanti in classifica e questo è importante. Napoli e Roma insieme a Juventus e Fiorentina sono quelle più attrezzate per vincere, le squadre più forti. Per noi sarà importante perché giocheremo uno scontro diretto fuori casa e sarà un buon test. Il risultato comunque non cambia niente perché siamo 4 squadre molto vicine. Mi aspetto una bella lotta fino alla fine.

L’atteggiamento più offensivo della squadra quanto vi ha dato contro il Frosinone?
Il Frosinone si è difeso bene, ma abbiamo sofferto molto. Potevamo segnare di più all’inizio, ma è stata una partita buona da parte nostra.

Cosa Icardi deve prendere da Higuain?
Higuain ha un’esperienza internazionale che Icardi non ha. E’ impossibile fare un paragone tra i due anche perché tecnicamente sono diversi. Mauro deve fare la sua strada perché diventerà un grande giocatore. I gol li fa e li farà per tanto tempo.

Cosa può dire la partita di domani?
Un allenatore pensa di fare la formazione per mettere in difficoltà l’avversario e non ho mai visto un tecnico che pensa di giocare una gara tutta difensiva. Le squadre che vincono sono quelle che subiscono meno gol: Messi martedì sul 5-0 ha fatto uno scatto da 60 metri per provare a recuperare un pallone. Se tu non difendi contro le grandi squadre è difficile vincere. Uscire con una vittoria da Napoli ci darebbe una forza enorme, ma non dimentichiamoci che siamo alla quattordicesima giornata e il cammino è lungo.

L’Inter cambia spesso squadra, il Napoli no. Perché lei cambia spesso? Il Napoli può essere avvantaggiato?
Cambio perché credo sia giusto per noi. A meno che tu non abbia 11 fenomeni o certezze granitiche penso sia importante ruotare gli uomini. Non penso a quello che fanno gli altri allenatori e non guardo in casa del Napoli.

Finora è stato più importante per il Napoli avere Insigne-Higuain o per l’Inter avere Miranda-Murillo?
Higuain dà al Napoli qualcosa di più. Spero domani giochi male perché è un grandissimo giocatore.

Le dà fastidio che dell’Inter si dica che gioca male, non fa mai la stessa formazione o  fa catenaccio?
Non mi infastidisce perché non leggo molto. Ognuno può avere la sua opinione e credo che sia giusto così.

Aveva pensato ad Hamsik in passato. Perché l’Inter non lo ha acquistato?
Volevamo prendere lui, il portiere e Santacroce quando sono erano al Brescia, ma non sempre puoi acquistare tutti i giocatori bravi che ci sono.

Cosa pensa di Sarri?
Non lo conosco benissimo. Me lo ricordo quando ero ad Arezzo ed era bravo. Non era semplice per lui far bene, ma ci è riuscito ad Empoli e a Napoli si sta confermando.

Napoli-Inter sarà Fforza contro qualità?
Noi siamo una squadra diversa dal Napoli, ma abbiamo qualità anche noi.

Pensa che arriverà il giorno in cui non cambierà più la squadra ogni partita?
Non cambiato sempre perché 6-7 uomini sono sempre gli stessi e giriamo gli altri. Li tengo tutti pronti e non è detto che debbano giocare sempre gli stessi.

Esclude che giocherete a tre dietro?
E’ un’idea.



L’Inter segna poco perché gli attaccanti in avanti corrono molto e arrivano poco lucidi alla conclusione?
Non c’è correlazione tra la corsa e la scarsa lucidità. Abbiamo sbagliato dei gol perché può succede.

Secondo lei si può vincere un campionato anche senza giocare bene oppure il bel gioco è fondamentale per vincere?
Non so cosa vuol bel gioco. Io magari posso pensare che una squadra gioca bene e un altro che gioca male. Chi vince lo fa perché ha la squadra migliore. Il calcio è soggettivo veramente e il risultato condiziona i giudizi.

Al San Paolo lei ha segnato una doppietta nel 1990 quando ancora giocava.
Era novembre e il napoli era una squadra mica da ridere. Segnarono l’1-0 e noi facemmo due reti dopo il 45’ del primo tempo non so neppure io come anche perché fino a quel momento non avevamo mai visto palla. Nella ripresa il match cambiò completamente e vincemmo.

Lei non ha mai battuto il Napoli al San Paolo. Crede sia arrivato il momento giusto per sfatare il tabù?
In una partita secca può succedere di tutto come diceva Boskov, si può vincere, perdere o pareggiare. Ripeto, può succedere di tutto in 90’. Sarà una partita equilibrata e il Napoli è favorito perché gioca in casa. Noi sappiamo quello che dobbiamo fare e ce la metteremo tutta per vincere.


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