"Caro Sarri, le palle gol? Napoli-Inter 3-6, altro che Napoli-Inter 6-1"

Una lettera di un nostro lettore a proposito delle frasi del tecnico azzurro
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Caro Direttore Jacobelli,

Sono un tifoso interista, ma anche un amante dello splendido gioco del calcio. Anche per questo motivo seguo con affetto il corrieredellosport.it, spesso leggo giudizi obiettivi e competenti sulla mia Inter sia quando è il caso di esaltarla, sia quando esistono i presupposti per criticarla. Poco fa ho letto nella vostra notizia di apertura quanto dichiarato da Sarri: “Fino all’89 stavamo 6 palle gol a 1”. Una premessa doverosa, ritengo il Napoli meritatamente primo in classifica e, fino a poco fa, Sarri un grande uomo di sport oltre che un bravo allenatore, ma dopo la dichiarazione interessata mi viene più di un dubbio sull’allenatore toscano. Le cronache di tutti i principali quotidiani, così come gli highlights delle emittenti televisive riportano 3 occasioni per il Napoli tutte firmate dal fantastico Higuain (nel primo tempo 1 gol; nel secondo tempo 1 gol e 1 tiro parato da Handanovic) e 6 occasioni per l’Inter (nel primo tempo 1 tiro di Guarin che sfiora la traversa e 1 tiro fuori di Perisic praticamente solo dal dischetto del rigore: nel secondo tempo il gol di Ljajic, sempre Ljiajic anticipato da Reina all’ultimo secondo, il palo di Jovetic, il palo di Miranda). E anche al di fuori delle palle gol che, caro Mister Sarri, sono 6 a 3 per l’Inter e NON 6 a 1 per il Napoli, vi sono state alcune altre giocate che hanno visto il Napoli salvarsi in extremis, ad esempio, nel secondo tempo quando Ljajic invece di toccare la palla a Brozovic, posizionato da solo a pochi metri dalla porta vuota, ha passato la palla indietro a Perisic, anticipato all’ultimo. E tutto ciò con l’Inter in 10 contro 11, ma sa Direttore Jacobelli, mi sto rendendo conto che probabilmente è proprio questo il punto che ha fatto perdere a Sarri la sua sportività. Non gli è andato proprio giù che l’Inter abbia chiaramente vinto ai punti la partita sotto il piano delle occasioni avute, oltretutto giocando appunto in inferiorità numerica. Mi spiace Mister Sarri, ma riconoscere i meriti degli avversari dovrebbe essere naturale per un uomo che mette la qualità del gioco come primo obiettivo da raggiungere con la propria squadra. Lei afferma correttamente che i suoi ragazzi devono tenere i piedi per terra, ma mi lasci scrivere che un falso modesto rischia di essere più pericoloso di un ambiente che si lascia andare ad eccesivi entusiasmi. Buon campionato

 

Robin Hood

 

 


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