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MILANO - Dentro Joao Mario, fuori Kondogbia. E con il francese, a Pescara, in panchina si sono accomodati anche i 37 milioni (bonus compresi) del suo cartellino. Un’esclusione pesante, insomma, ma inevitabile. Anche perché l’evoluzione del progetto di De Boer prevede la presenza di un centrocampista come Medel, più portato alla copertura e al recupero del pallone piuttosto che alla costruzione della manovra. Questione di equilibrio. Dunque, se non fosse toccato a Kondogbia, a rimanere fuori sarebbe stato Joao Mario, pagato comunque 40 milioni. Scelta definitiva? Saranno le prossime settimane a stabilirlo. Anche se un indizio su una decisa preferenza per l’ultimo arrivato emerge dal fatto che la sua prova sia stata giudicata assai positivamente dal tecnico olandese, peraltro, subito convinto del suo innesto appena arrivato alla Pinetina. L’ex-Sporting, infatti, ha dimostrato di essere più funzionale allo sviluppo della manovra, apparsa subito più fluida con lui in mezzo al campo. Il francese, invece, anche per questioni fisiche e per caratteristiche tecniche, non è pulito né ordinato nel suo avanzare palla al piede come nel distribuire i passaggi.