De Boer: «Gabigol è pronto, Inter avanti così»

Alla vigilia della sfida con il Bologna il tecnico dell'Inter ha parlato del momento della squadra reduce da tre affermazioni di fila.
De Boer: «Gabigol è pronto, Inter avanti cos컩 ANSA
Andrea Ramazzotti
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INVIATO AD APPIANO - Frank De Boer ha parlato alla vigilia della gara contro il Bologna e ha espresso il suo ottimismo sul momento dell'Inter.

De Boer, ieri ha dato un giorno di riposo alla squadra. La stanchezza può diventare un problema in questa settimana?
No, non sarà un problema, ma ieri abbiamo dato un giorno di riposo perché alcuni giocatori della squadra non avevano avuto un giorno di riposo nelle ultime 3 settimane. Erano stanchi fisicamente, ma soprattutto mentalmente. E solo con un giorno senza allenamenti, senza dover pensare al calcio potevano recuperare.

Giovedì stato presentato Gabigol. Come lo inserirà?
Passo passo, vogliamo che entri nella squadra. Deve apprendere la nostra filosofia, come vogliamo portare la pressione, come vogliamo attaccare. Ho visto in allenamento che ha molta qualità, ma un passo alla volta. E’ vicino a debuttare nella squadra. E’ un giocatore con molta qualità non solo nel dribbling e nel segnare, ma anche nell’ultimo passaggio. Ha una visione di gioco importante e queste doti le abbiamo viste anche in allenamento. Quando dribbla non guarda mai la palla ed è fantastico: non molti sanno fare certe cose.

La continuità di risultati della squadra è legata alla continuità di impiego sempre degli stessi giocatori?
C’è bisogno di tempo per avere dei risultati e i giocatori stanno capendo meglio quello che voglio. E’ normale che dopo i primi giorni di allenamento abbiamo appreso quello che voglio da loro.

Anche i centrocampisti devono incidere di più?
I centrocampisti sono molto importanti nell’economia della nostra squadra. Alcune volte giochiamo con un solo centrocampista difensivo e Banega numero 10 per aiutare gli attaccanti a segnare. Tutti devono svolgere il lavoro in marcatura difensiva perché vogliamo tutti attaccare, ma quando non facciamo bene dobbiamo essere pronti a difenderci. La mia filosofia è che dobbiamo sempre controllare la partita, dal primo all’ultimo minuto.

Ci sono alcuni giocatori importanti come Kondogbia, Ranocchia, Jovetic ed Eder che hanno perso fiducia negli scorsi mesi. Come pensa di recuperarli?
E’ difficile per ogni allenatore gestire i gruppi pieni di qualità perché possono giocare solo in 11. Prendere le decisioni non è facile, ma è il mio lavoro e so bene che per i calciatori accettare un’esclusione è complicato. Parlo molto con loro per spiegare quello che penso.

Jovetic è uno dei più talentuosi nell’Inter. Può giocare dietro la prima punta?
Penso che può giocare lì e sta dimostrando in allenamento di lavorare molto duro. Vuole dare un segnale all’allenatore e farmi capire che quando avremo bisogno sarà pronto per entrare nella squadra. Dietro una punta può giocare

Ansaldi è pronto a giocare dall’inizio?
E’ pronto per giocare, magari non ha i 90’ minuti, ma è pronto per giocare. Magari domani farà qualche minuto.

Icardi oltre che per i gol è diventato una presenza anche nello spogliatoio?
Ho parlato con lui del tema della sua presenza. Un capitano deve dare segnali importanti

Cosa ha cambiato da quando è arrivato all’Inter?
Voglio che tutti si allenano come giocano la partita. Non esiste allenarsi con poca intensità, altrimenti la domenica non si è pronti. Allenarsi forte è decisivo perché durante la settimana ci sono più ore di allenamento che di partita e durante gli allenamenti si imparano tante cose, si può migliorare la qualità.

Uno dei problemi che ha l’Inter è l’assenza di due terzini di qualità?
Vogliamo sempre migliorare, ma sono molto contento del lavoro di tutti i giocatori. Dobbiamo migliorare in molte cose e possiamo farlo con il lavoro duro. I ragazzi lo stanno facendo.

Si è reso conto di quante critiche ha subito? E’ difficile fare l’allenatore in Italia?
Succede quando un allenatore straniero entra in un club e in un Paese nuovo. La gente pensa e si aspetta sempre che tu debba fare qualcosa di speciale, ma bisogna rendersi conto che in due settimane non si può cambiare tutto. Le cose da migliorare ci sono anche adesso e questa per me è una sfida.

Brozovic ha fatto dei miglioramenti? Sarà convocato?
No, non sarà convocato per la gara di domani.

Dopo 5 giornate non c’è più una squadra a punteggio pieno. Davanti ha squadre molto più forti o può puntare allo scudetto?
Non mi piace parlare delle altre perché non è importante per me. Sappiamo quali sono le favorite per lo scudetto e il nostro obiettivo sarà vincere ogni partita e lavorare duramente. E’ questo quello che voglio, non parlare dello scudetto.

Per le sue scelte terrà conto della gara di Europa League oppure dentro tutti i titolari?
Non mi piace parlare di chi gioca e chi no. Oggi abbiamo un allenamento di tattica e dopo dirò ai giocatori chi gioca.

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