Ausilio al Corriere dello Sport: «Inter, avanti con De Boer»

«E’ arrivato ad agosto, gli va dato tempo Berardi? Ci riproverò, sperando che nessuno si offenda. Totti top, meglio se non gioca...»
Ausilio al Corriere dello Sport: «Inter, avanti con De Boer»© Bartoletti
Andrea Ramazzotti
3 min

ROMA - Il sogno Berardi che non è svanito (anzi...), l’obiettivo Champions League, gustosi retroscena di mercato, il Suning, Thohir, Moratti e tanto altro: il direttore sportivo Piero Ausilio ieri è venuto a trovarci nella sede del Corriere dello Sport-Stadio. Insieme a lui il chief football administrator Giovanni Gardini, il direttore della comunicazione Robert Faulkner e il responsabile dei rapporti con i media, Luigi Crippa. Con idee chiare ed entusiasmo, ci ha raccontato la “sua” Inter che stasera sfiderà la Roma.

Ausilio, che partita si aspetta stasera?

«La Roma è una grandissima squadra. Non è più in Champions, ma in campionato può inserirsi nella lotta per il titolo. La Juve non può non essere la favorita per lo scudetto dopo aver vinto gli ultimi 5 campionati, ma alle sue spalle ci sono alcune formazioni come il Napoli, la Roma, l’Inter, il Milan, la Fiorentina e la Lazio che hanno grandi obiettivi».

Si aspetta Totti tra i titolari?

«Per la stima e la considerazione che tutti noi abbiamo per questo giocatore eccezionale dico di sì. Egoisticamente però spero che un campione come Totti stia in campo il meno possibile».

ROMA-INTER IN DIRETTA DALLE 20.45

Perché l’Inter ha ceduto Juan Jesus alla Roma?

«Il corteggiamento di Sabatini per lui parte da lontano: ne avevamo parlato a gennaio, ma in quel momento abbiamo preferito non cederlo perché eravamo ben messi in classifica e pensavamo che non fosse giusto risolvere un problema a una diretta concorrente. In estate la Roma lo ha chiesto di nuovo e abbiamo trovato l’accordo».

Prima che la Roma lo riscattasse, quanto è stato vicino a portare Nainggolan all’Inter?

«Qualcuno (il Cagliari?, ndr) ci voleva far credere che fosse un’operazione possibile perché il giocatore era ancora in comproprietà, ma sapevo che era importante per la Roma e che i dirigenti giallorossi non se lo sarebbero lasciato sfuggire. Ci piaceva, non lo nascondo, ma non abbiamo voluto entrare in una situazione complicata».

E’ vero che le avevano offerto Perotti prima che andasse alla Roma?

«Lo avevo chiesto io al Genova, nell’estate 2015. Piaceva molto a Mancini e l’ultimo giorno del mercato di agosto, dopo il no della Sampdoria per Eder, abbiamo provato a portare a Milano l’argentino. Non ci siamo riusciti e abbiamo preso Ljajic».

Dzeko invece è mai stato un vostro obiettivo nelle scorse settimane?

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