Vecchi: «Pensiamo solo al Crotone»

Il tecnico dell'Inter, che domani è all'ultima panchina nerazzurra prima di tornare in Primavera, ha parlato della sfida contro il calabresi.
Vecchi (all.) 5,5 Esordio in panchina complicato e con sconfitta. Schiera una squadra logica, ma la benzina nel serbatoio è poca e finisce al tappeto.© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
5 min

INVIATO AD APPIANO - A Milano i vertici del Suning stanno scegliendo il nuovo allenatore, mentre alla Pinetina ha parlato Stefano Vecchi che andrà in panchina contro il Crotone.

Vecchi, che Inter ci dovremo aspettare domani?
In qualche uomo sarà un’Inter diversa perché ci saranno giocatori in più rispetto a giovedì, ma anche in meno visto che Medel è squalificato in campionato e in più ci sono acciaccati dopo giovedì. Possiamo dare continuità allo schieramento contro il Southampton oppure tornare a giocare con lo stesso modulo utilizzato negli ultimi 2 mesi.

Il 4-3-3 è il modulo ideale per questa Inter?
Dipende dall’interpretazione del modulo. La scelta viene fatta anche in virtù di far rifiatare chi ha dato tanto l’altra sera in Inghilterra. A me il 4-3-3 piace dinamico, non con gente di posizione. Voglio gente che si sa sentire, che gioca tra le linee e che si sovrappone sulle fasce.

Cosa pensa del Crotone?
Il Crotone è una realtà bella che sta raggiungendo risultati come la Serie A attraverso la programmazione e l’organizzazione. Viene da partite giocate bene contro il Napoli, il Sassuolo, la Fiorentina e il Chievo. Verranno qui con entusiasmo e carica e noi dovremo fare lo stesso. La sciamo stare la classifica: quella delle ultime giornate non dice che contro ci troveremo una formazione temibile.

Pensa che la squadra sia decentrata dai discorsi sull’allenatore e che qualcuno possa inconsciamente snobbare il match contro il Crotone?
Qua dentro non ho ancora sentito nessuno parlare di queste cose. Leggiamo i giornali e vediamo quello che succede, siamo consapevoli del momento, ma negli allenamenti nessuno si distrae. Non ci sarà né oggi né domani in campo deconcentrazione o approssimazione. I giocatori sono dei professionisti seri e con la testa sulle spalle: sanno il momento difficile e vogliono venirne fuori. A Southampton hanno dato tutto e siamo andati vicini a un risultato importante su un campo dove si può perdere.

Ha un rammarico se ripensa a giovedì? Poteva fare qualcosa di diverso?
Potevo fare qualcosa di diverso no. Le scelte iniziali e le soluzioni a gara in corso sono state quelle giuste. E’ vero però che poteva andare in modo diverso perché per 60’ siamo andati bene contro una squadra forte, poi è mancato il palleggio per respirare nel momento in cui siamo calati fisicamente. Nel finale abbiamo provato a riprendere il match e la squadra c’era, ma è andata male.

Come sta Kondogbia? Può essere titolare?
E’ una valutazione che faremo oggi. Kondogbia come tutti in questi giorni l’ho visto, voglioso, carico e determinato.

E Melo?
Può far comodo in alcuni momenti, anche a partita in corso. Era stato messo da parte, ma la sua presenza fisica in campo e nelle palle inattive può essere utile. Viene da un’inattività importante, ma può essere utile.

L’Inter è atleticamente impreparata?
Per fare un calcio di grande intensità per 90’ sì, è impreparata, ma noi a Southampton l’abbiamo fatto per 60’ e comunque non ci sono squadre che vanno così forte per tutto il match. A volte si può respirare giocando e facendo correre gli altri. Mi auguro succeda domani. L’analisi della condizione va fatta anche in virtù della prestazione degli avversari. Se gestisci la palla tu e corrono gli altri può essere tutto molto più facile.

Con che entusiasmo lei affronta la partita di domani sapendo che sarà la sua ultima all’Inter?
Noi sappiamo che ci giochiamo molto, poi probabilmente non ci saremo più, ma vogliamo fare bella figura. Pensiamo esclusivamente a questa partita e io sono contento di aver visto che nei primi allenamenti e giovedì qualcosa abbiamo trasmesso alla squadra. Dal punto di vista morale e di spirito ho visto quello che avevo chiesto.

Il clima a San Siro non sarà facile. Cosa si sente di chiedere ai tifosi?
I tifosi dicono nei loro cori che hanno l’Inter nel cuore e quando io ho una persona nel cuore certo di aiutarla nel momento della difficoltà. Credo che anche i tifosi dell’Inter lo faranno. Poi sul campo dovremo essere i calciatori e io a dare qualcosa in più per essere aiutati. Non credo i giocatori saranno contestati a prescindere perché non sarebbe un gesto bello da parte di chi vuole bene all’Inter. Tutti quelli che hanno l’Inter nel cuore devono fare la propria parte. Spero che questo succeda.


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