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APPIANO - Una conferenza stampa lampo da appena 6 minuti alla vigilia del match contro lo Sparta Praga di domani sera. Stefano Pioli ha parlato oggi e, oltre a ribadire che lui e Simeone devono rimanere concentrati sulle rispettive squadre, ha sottolineato l’importanza a livello psicologico del successo nell’ultima gara di Europa League.
Pioli, questa partita è più una scocciatura o un’occasione?
«E’ un’occasione per i ragazzi che hanno giocato di meno, è un’occasione per tornare a vincere e un’occasione per onorare una competizione nella quale non siamo riusciti purtroppo ad andare avanti».
A parti invertite lei avrebbe fatto le stesse dichiarazioni di Simeone?
«Io credo che l’unica cosa reale è che io sono l’allenatore dell’Inter e lui allenatore dell’Atletico Madrid. Dobbiamo rimanere entrambi concentrati sul nostro lavoro».
Qual è il suo stato d’animo dopo la sconfitta di Napoli?
«Sono determinato e voglioso di far bene con la squadra. Venerdì sappiamo di aver sbagliato l’approccio, ma nelle precedenti due partite abbiamo fatto bene. C’è tanto da rincorrere e tanto da fare, ma ho fiducia e dobbiamo far bene già dalla partita di domani sera e poi domenica contro il Genoa».
Crede che nell’Inter ci sia un problema di assenza di leadership in campo?
«Tanti hanno la personalità adatta per aiutare la squadra nei momenti difficili. Tutti insieme dobbiamo dare qualcosa in più per essere una squadra competitiva».
Come si fa a trovare gli stimoli per il resto della stagione se già a inizio dicembre non ci sono più obiettivi?
«E’ sfumata l’Europa League e ci dispiace molto perché lo scorso anno la squadra ha lavorato molto per raggiungerla, ma non siamo ancora a metà stagione. Abbiamo le potenzialità per vincere tante partite, risalire la china in classifica e per questo dobbiamo mettere sempre in campo il massimo impegno».
In questo primo mese all’Inter cosa non rifarebbe? Ha rammarichi?
«L’unica cosa che non mi è piaciuta è l’approccio alla partita con il Napoli. Mi spiace se i miei giocatori non fanno vedere quello che facciamo in allenamento. Qui ci sono le condizioni per poter lavorare nel miglior modo possibile: qui c’è l’appoggio della società e un gruppo di calciatori che si impegnano».