Inter deludente, ma vittoriosa: trofeo Marbella a Pioli

Esibizione opaca per i nerazzurri, che vincono il trofeo nonostante la sconfitta ai rigori contro una squadra di terza serie spagnola
Inter deludente, ma vittoriosa: trofeo Marbella a Pioli© Inter via Getty Images
Andrea De Pauli
5 min

CADICE (SPAGNA) - Prova tutt’altro che esaltante per l’Inter, che cede, comunque, soltanto ai calci di rigore nel Torneo Casino di Marbella. I nerazzurri, a cinque giorni dalla prima esibizione di campionato del 2017, fissata per domenica, a ora di pranzo a Udine, si impongono in rimonta, nella prima minisfida con il Linense, grazie a una doppietta di Murillo e alla rete risolutiva, proprio all’ultimo respiro, dell’osservato speciale Gabigol. Nella partita finale con il Marbella i ragazzi di Pioli, però, non vanno oltre a un sofferto pari, acciuffato proprio all’ultimo con Perisic, per poi capitolare dal dischetto.

LA CRONACA DEL TROFEO MARBELLA

RIFLETTORI SU GABIGOL - La serata dell’Inter inizia con il confronto con i padroni di casa della Real Balompedica Linense, che dopo aver terminato sul nulla di fatto il primo mini match con il Marbella, finisce per soccombere per 8-9 nell’interminabile lotteria dei rigori, per colpa di un errore del difensore Mario Suarez

. Stefano Pioli parte con Handanovic protetto da una linea a quattro formata da D'Ambrosio, Murillo, Andreolli, Miangue. Sulla mediana, spazio a Brozovic e Gnoukouri. Dietro all’unico vero terminale offensivo, Palacio, giostrano larghi sulle fasce Candreva, Eder, con l’attesissimo Gabriel Barbosa che fluttua sulla trequarti.

RISOLVE PROPRIO LUI - Neanche il tempo di partire che la cenerentola iberica è già sorprendentemente avanti con Alfonso, che insacca con un improvviso quanto preciso pallonetto che non lascia scampo a uno svagato Handanovic. I nerazzurri ci mettono un po’ a ritrovarsi, ma appena varcato il quarto d’ora trovano il pari, sugli sviluppi di un angolo, grazie a Murillo. Poco prima della mezz’ora, però, il Lionense si riporta nuovamente avanti con un rigore di Alex Rubio,

provocato da una trattenuta dell’ingenuo Andreolli su Oliver. I ragazzi di Pioli non ci stanno e riacciuffano il pari ancora grazie al letale Murillo, sempre su un corner. Proprio all’ultimo respiro, infine, il volitivo Gabigol risolve tutto con un morbido pallonetto. È festa grande per l’oggetto misterioso brasiliano, che si lascia andare a una celebrazione in ginocchio.

RIGORI FATALI - Il trofeo, pertanto diventa una questione privata tra Marbella e Inter. Pioli, per ovvie ragioni, in occasione della finale rivoluziona la squadra, mantenendo nell’undici titolare solo Andreolli, nel cuore della difesa stavolta insieme a Ranocchia, e Gnoukouri, che fa coppia con Joao Mario sulla mediana. Gli altri a entrare nella mischia, così, sono Carrizo, tra i pali, i terzini Santon e Ansaldi, le mezzepunte Biabiany, Banega e Perisic, e capitan Icardi in avanti.

Ancora una volta, però, l’Inter parte sotto ritmo e si ritrova sotto, trafitta da un tiro sporco, ma angolato di Okoye. La reazione non è così vibrante, ma a un paio di minuti dal termine, arriva comunque il pareggio di Perisic, che insacca con un astuto sinistro, sfruttando al meglio un lancio in verticale di Ansaldi. Tutto rimandato, pertanto, ai tiri dal dischetto che sorridono al Marbella. Falliscono, infatti, Joao Mario, Icardi e Ranocchia. L'Inter vince il trofeo nonostante la sconfitta battendo ai punti il Marbella. 

@andydepauli

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