Pioli: «Inter, non fermarti!»

Dopo 7 vittorie consecutive, 5 in campionato, il tecnico nerazzurro ha parlato a 48 ore dal match contro il Palermo. "Non sarà facile e voglio vedere una squadra intensa come nelle ultime giornate".
Pioli: «Inter, non fermarti!»© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
5 min

INVIATO AD APPIANO - Stefano Pioli non si vuole fermare e a Palermo ha chiesto un'altra prova molto intensa alla sua Inter reduce da 7 vittorie consecutive comprese le coppe.

Pioli, dopo 7 vittorie di fila come si “approccia” la gara di Palermo?
Bisogna insistere. Nella squadra vedo gli atteggiamenti giusti e dobbiamo continuare a scendere in campo con convinzione e fiducia. Siamo passati tra vittorie difficili e sofferte e anche a Palermo sarà così. Sarà dura.

Cosa l'ha impressionata di più di Gagliardini? E' già insostituibile?
La semplicità e la personalità con cui si è inserito. Ha capito subito i nostri concetti, ci ha dato quello che ci aspettavamo e lo abbiamo acquistato per questo. Sarà titolare anche a Palermo? Ci sono tre partite consecutive e lui e gli altri hanno speso tanto nei supplementari contro il Bologna. Dovrò essere bravo a scegliere perché a Palermo ci voranno intensità e ritmo.

L’abbondanza rischia di essere un’arma a doppio taglio?
Assolutamente no. Il bene della squadra viene prima di tutto e ognuno è sintonizzato su questo. La competitività è importante ogni giorno e comunque iniziano in 11 ma chi entra può cambiare la partita. Deve essere così.

La media dei gol subiti è la stessa delle gestioni precedenti. Come si cambia questa tendenza?
Ultimamente abbiamo pagato tanto su poche situazioni lasciate agli avversari, ma stiamo subendo meno. Ci stiamo lavorando e vogliamo insistere per crescere ancora. Ci sono stati dei gol subiti da situazioni con squadra schierata in cui bisogna essere più attenti.

Come sta Perisic?
Ho detto e ripeto che dai grandi giocatori bisogna aspettarsi tanto. Ivan ha tutte le caratteristiche per essere determinante ed è in buon momento. Dobbiamo insistere: servono voglia, generosità e sacrificio di tutti come c’è stato finora. A Palermo ci aspetta una partita difficile contro un’avversario che vuole far punti. Dovremo stare attenti.

Che effetto le fa a livello personale che l'Inter sia adesso sia di nuovo considerata una diretta concorrente nella lotta per la Champions?
Sono convinto che quando si lavora tanto e bene bisogna credere nei propri giocatori e nelle proprie qualità. Ho l'esperienza necessaria per sapere che le somme si tireranno solo il 28 maggio. Ora bisogna rimanere concentrati e continuare a darci le possibilità di vincere ogni partita.

Cosa le è rimasto dentro dell’esperienza a Palermo? Ha visto che la sorte toccata a lei è capitata a tanti suoi colleghi…
Mi piace parlare di cose di cui conoscono. Sono stato troppo poco a Palermo per dare sensazioni definitive. La squadra era arrivata da una finale di Coppa Italia persa contro l’Inter e siamo partiti presto perché c’era il preliminare da giocare. Fino al giorno prima dell’esonero ho avuto un buon rapporto con Zamparini che si è dimostrato una persona seria nei miei confronti. Il Palermo è una squadra in difficoltà ma ha qualità, giocatori esperti e avrà voglia di dimostrare di essere alla nostra altezza. Noi dovremo essere al massimo

La legge dell’ex per lei finora funziona: ha battuto tutte le squadre in cui ha lavorato.
Vuol dire che ho fatto esperienze importante che mi hanno aiutato a migliorare. Per me pensare in grande vuol dire continuare a lavorare bene giorno dopo giorno.

A che punto siamo sul mercato? Ritiene che ci siano ancora da cedere dei giocatori?
Gli obiettivi della società e i miei erano e sono chiari. Avevamo bisogno di un centrocampista ed è arrivato un grande giocatore. Ci servono anche delle uscite: qualcuna c’è stata e altre ci saranno la prossima settimana.

Il mercato ambizioso che Suning farà in estate rischia di essere una distrazione per la squadra attuale?
Noi possiamo controllare solo una cosa, il nostro presente. Ci sono 17 partite di campionato e dobbiamo fare più punti possibile. Dobbiamo fare un ottimo presente per costruire qualcosa di importante per il futuro dell’Inter. Abbiamo una proprietà forte che ci sostiene e dobbiamo dare una mano costruendo una base solida. Il gruppo è molto concentrato, unito e coeso perché ha capito che lavorando insieme e andando tutti in un'unica direzione potremo toglierci delle soddisfazioni.


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