Ausilio: «Siamo contenti di Gabigol». Pioli: «Rizzoli mi ha sorpreso»

Il ds allontana i dubbi sul futuro del brasiliano, poco utilizzato finora: «Sta facendo bene»
Ausilio: «Siamo contenti di Gabigol». Pioli: «Rizzoli mi ha sorpreso»© Inter via Getty Images
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MILANO - Gabigol anche oggi è partito dalla panchina nella sfida contro l'Empoli a San Siro, ed è entrato solo al 73' al posto di Palacio. Ausilio però è stato chiaro sul suo futuro: «Quando arriverà il momento di Gabigol? È a disposizione - ha detto il ds dell'Inter a Premium Sport - sta facendo bene. Noi siamo molto contenti di quello che sta facendo».

PIOLI - L'Inter ha ritrovato una vittoria che forze manda via le tossine accumulate nella settimana post Juve. «Dobbiamo cercare di motivarci e di restare attaccati alle nostre ambizioni - ha detto Pioli -. Abbiamo fatto una buona partita contro un avversario non facile, potevamo concedere qualcosa in meno, il risultato è importante. Era importante reagire dopo una settimana complicata e sono contento.

L'Empoli è una squadra che fraseggia molto, noi in mezzo a volte abbiamo concesso il corridoio centrale anche se con tre centrali difensivi a volte te lo puoi permettere. L’idea di mettere dei quadri motivazionali al centro d’allenamento? Ma voi non avete visto quelli delle settimane precedenti: tutte le settimane ci poniamo degli obiettivi per rendere il nostro lavoro ancora più stimolante. Sappiamo che percorso dobbiamo fare, sarà difficilissimo ma noi vogliamo continuare a pensare di vincerle tutte da qui alla fine e vogliamo dare sempre il massimo perché stiamo diventando una squadra competitiva».

CAPITOLO RIZZOLI - Pioli ha commentato l'automoviola di Rizzoli a Le Iene: «Non avevo mai visto una cosa del genere, è sicuramente particolare. L'ho presa con un po' di sorpresa. Io a Rizzoli ho detto quello che pensavo alla fine della partita di Torino ed è finita lì. Quando incontrerò Rizzoli ne parleremo», ha detto Pioli.

GAGLIARDINI - «Gagliardini può diventare leader del centrocampo? Ha tutte le potenzialità per diventarlo. È sotto gli occhi di tutti con quale semplicità e personalità si è inserito nel gruppo, dandoci subito un contributo positivo. Ma il leader deve diventare il nostro principio di gioco e il nostro lavoro quotidiano. Se sarà così allora poi riusciamo a essere sempre squadra».

TEMPO PERSO - «Rammaricato per non essere arrivato in estate? No, penso molto al presente, poco al futuro e mai al passato. Vogliamo costruire qualcosa per questa società, per i tifosi che ci sono sempre vicino e siamo concentrati su quello che possiamo controllare che sono le prossime prestazioni.

Perdere energie per pensare al futuro è sbagliato e credo che tutti i miei colleghi ragionino così. È adesso che possiamo fare qualcosa in più, poi quando sarà necessario penseremo al futuro».

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LAZIO O MILAN - «Per chi tiferò tra Lazio e Milan? Io tifo Inter perché i nostri risultati dipendono da noi stessi. Vedrò la partita, tra due squadre che stanno giocando molto bene».

PALACIO E ICARDI - «Palacio arrabbiato per il cambio? Lo era perché potevamo fare di più in fase offensiva, voleva più palloni e voleva fare gol: bene così, perché vuol dire che ha le motivazioni per migliorare ancora. La squadra dipende meno da Icardi? È un grandissimo giocatore e non vedo l’ora di riaverlo in campo. Ma abbiamo tanti ottimi giocatori. Dimenticata Juve-Inter? Sì, già dal giorno dopo la gara era alle spalle».


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