Pioli: «I rigori per la Roma pesano»

Il tecnico dell'Inter ha parlato a 48 ore dalla sfida contro la Roma. «Ci arriviamo nelle condizioni ideali e non possiamo sbagliare»
Pioli: «I rigori per la Roma pesano»© ANSA
Andrea Ramazzotti
7 min

INVIATO AD APPIANO - Stefano Pioli ha parlato a 48 ore dal match contro la Roma mostrando il suo ottimismo.

Pioli, diminuiscono le partite, ma la differenza in classifica rimane invariata. Inter-Roma sarà decisiva?
Che sia una gara importantissima è sotto gli occhi di tutti. Noi abbiamo fatto di tutto per arrivare a giocarcela con le migliore condizioni di classifica possibili e ci siamo riusciti. Dobbiamo continuare e cercare di mettere sotto gli avversari in tutte le maniere possibili.

Cosa pensa dell’esonero di Ranieri?
Quello che ha fatto Ranieri rimarrà nella storia. E poi credo che non c’è mai fine al peggio.

Come ha preparato la partita con la Roma?
Noi stiamo preparando la partita come tutte le altre, per mettere in campo tutta la nostra solidità, la compattezza e l’attenzione perché credo che abbiamo le carte in regola per superare anche la Roma.

Dobbiamo preparaci al massimo per essere pronti a dare il massimo. Siamo arrivati bene a questo scontro, ma adesso conta far bene domenica.

Cosa la porta ad essere ottimista?
Si affrontano due squadre forti che stanno bene. Se date un’occhiata ai numeri finora in campionato notate che il baricentro, il possesso, le conclusioni sono molto difficili. 8 punti di differenza in classifica sono tanti, ma i valori in campo sono simili. Le due formazioni proveranno a superarsi e vincerà quella che riuscirà a colpire i punti deboli degli avversari.

All’andata l’Inter ha preso molti contropiedi. E’ una cosa da evitare?
I pericoli li possiamo correre quando la palla l’hanno loro, ma anche quando l’abbiamo noi. Dobbiamo avere buone coperture e marcature preventive.

Quanto sei stato vicino alla Roma in passato?
Prima che prendessero Luis Enrique ho incontrato un paio di volte Sabatini. Anche in quel caso c’è stato un casting, ma per fortuna è andato bene quello più importante.

La Roma è la squadra che l’ha battuta più volte in Serie A e l’ha fatta esonerare due volte. Preoccupato?
Per mentalità non mi guardo mai alle spalle. I numeri non li tengo in considerazione e l’importante è quello che facciamo adesso. Dobbiamo dare continuità a quello che abbiamo fatto finora.

Trovandosi di fronte Dzeko, fortissimo nel gioco aereo, quando peserà l’assenza di Miranda?
L’importanza e il valore di Miranda non si possono non sottovalutare, ma abbiamo dimostrato di avere una fase difensiva efficace anche senza di lui. La Roma ha tante soluzioni e sarà impossibile non subire qualcosa. L’importante è stare attenti e concentrati.

L’Inter segna poco: deve fare uno scatto in avanti come pericolosità offensiva? Magari inserendo un altro giocatore più offensivo?
Abbiamo già giocato in maniera molto offensiva, ma fondamentali sono gli equilibri, attaccare in un certo modo alcune zone del campo. A volte sei più pericoloso con un attaccante in meno e con i giusti inserimenti.

Cosa è mancato in occasione delle sconfitte contro Napoli, Roma e Juve?
A Napoli è mancato l’approccio e a Torino c’è stato un particolare che ci ha fatto perdere. Domenica la differenza la faranno le piccole cose e sono su quelle che vogliamo incidere. Le gare si vincono con i duelli individuali e dobbiamo evitare gli errori e le distrazioni.

Brozovic è pronto per giocare dall’inizio?
Si è allenato con la squadra negli ultimi due giorni, ma mancano ancora due allenamenti. Se li farà bene, sarà disponibile.

La Champions è un’ossessione per l’Inter?
Dobbiamo dare il massimo e farlo vuol dire scendere in campo con la convinzione di vincere la gara. Se esci dal campo e sai di aver dato il massimo devi essere soddisfatto.

In che posizione di classifica sarebbe l’Inter se lei avesse iniziato in campionato?
Non ci penso anche perché non c’è la controprova, non si sa quello che sarebbe successo. Quello che abbiamo fatto fino ad oggi non conta, ma è importante quello che faremo da domani in poi.

L’Inter ha avuto a favore 2 rigori, 0 con lei in panchina, mentre la Roma 11. Quanto pesa un errore arbitrale?
Alla fine si dice che gli errori sono bilanciati. Noi dobbiamo rimanere concentrati sulle nostre prestazioni: noi ci siamo con la testa, con il cuore e con le nostre qualità. Certo è che se si guardano i dati dei rigori, 12 rigori contro 2, possono pesare.

Come ha fatto lei a evitare i problemi extra campo dei quali ha parlato De Boer?
Perché alleno un gruppo responsabile che ha avuto atteggiamenti perfetti. Seguo i giocatori in discoteca? Io i locali non li frequentavo da giovane e non li frequento adesso. Mi auguro che i miei giocatori li frequentino in modo giusto e nei giorni giusti.

In caso di non vittoria la rincorsa Champions sarebbe conclusa?
Le partite che mancano sarebbero ancora tante ma non dobbiamo mettere il carro davanti ai buoi. E’ necessario pensare solo a domenica.

Ha parlato del futuro con Jindong Zhang? Quanto è stato importante il suo arrivo a Milano?
Ha carisma e quando parla a me e alla squadra esprime concetti che si sentono. Ci dà supporto e ci fa sentire che lui e Suning sono sempre al nostro fianco. Per ora stiamo parlando del presente, ma stiamo parlando anche del futuro.

Quale è stato il suo pregio? Quale merito si riconosce?
Ho cercato di dare alla squadra un’identità e un modo di stare in campo a livello mentale. Su questo possiamo migliorare ancora.

La coppia Kondogbia-Gagliardini è quella più assortita?
Hanno delle caratteristiche per star bene insieme. Brozovic verticalizza di più, ma può far bene anche lui con uno dei due. In settimana abbiamo fatto bene e ci siamo allenati con intensità.

De Boer ha detto che tre mesi all’Inter gli sono sembrati un anno. A lei?
Sono qui da tre mesi e mezzo, ma spero di starci per tre anni. Non mi sento invecchiato. Capelli ne ho pochi e sono bianchi, ma li avevo così anche prima di arrivare.


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