ROMA - Samir Handanovic si unisce ai Peter Pan del calcio moderno. Non solo Totti, Buffon, Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo, anche il portiere dell'Inter si augura una lunga carriera. Ospite a "Caffè Doppio", trasmissione del canale telematico nerazzurro, afferma: "In futuro non mi piacerebbe fare il preparatore, preferirei il ruolo di allenatore. Ma è una cosa a cui ancora non penso, l'obiettivo è giocare fino a 40 anni".
PORTA E PALLONE - Durante l'intervista lo sloveno si concentra sulla sua vita professionale: "Il lavoro non mi pesa - dice -, è tutta una questione di ritmo. Ogni ruolo ha le sue difficoltà, ma l'importante è avere passione. Magari il ritiro è più stressante, rientrare psicologicamente in forma dopo un periodo di sosta".
«IL PROSSIMO ANNO L'INTER SARA' L'ANTI-JUVE»
GLI SPOGLIATOI - All'interno dello spogliatoio è uno dei senatori: "Ognuno è fatto a modo suo e sente a modo suo la partita, io cerco di non interferire nei momenti pre partita con i compagni. Tutti abbiamo dei doveri, dobbiamo sempre crescere: in allenamento non devono esserci atteggiamenti sbagliati, altrimenti si portano in partita. Qualcuno sente poco le partite, qualcuno di più".
IL NUOVO CALCIO - "Guardandomi indietro non giocavo a 20 anni come gioco ora, c'era più spensieratezza - confessa il portiere -, poi crescendo si ragiona diversamente su tanti aspetti. Oggi i campi e i palloni sono più veloci, bisogna allenare ancora occhi e istinto nonostante ci siano 100 telecamere e si possano studiare tutti i tiri degli avversari" conclude.