Vecchi: «Inter, abbiamo ancora un obiettivo»

Prima conferenza per il sostituto di Pioli che ha cercato di spronare la squadra a dare il massimo nelle ultime tre giornate. «Ho carta bianca e adesso i giocatori devono dimostrare di meritare questa squadra»
Vecchi: «Inter, abbiamo ancora un obiettivo»© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
7 min

APPIANO - Dopo aver sostituito Stefano Pioli, oggi Stefano Vecchi ha diretto la prima conferenza stampa della sua seconda avventura sulla panchina dell’Inter.

Vecchi, la chiamata della società l’ha spiazzato?
"Assolutamente sì perché dopo la sconfitta di domenica sembrava tutto tranquillo e sembrava che Pioli rimanesse perché Pioli aveva diretto il primo allenamento della settimana".

Che ambiente ha trovato?
"Una squadra che ha subito parecchie batoste e bastonate complice un periodo negativo. E’ successo per qualche mancanza dei giocatori e per un pizzico di buona sorte che è mancata in certe gare come per esempio il derby, un pareggio che ha messo in difficoltà questo gruppo".

Quanto è difficile per lei riaccendere l’interruttore?
"E’ difficile perché sembra una stagione che volge al termine in modo negativo. Devo far sì che questo gruppo e questo ambiente non diano già la stagione per persa. Devo provare a far capire a questo gruppo che possiamo fare ancora qualcosa, indipendentemente da quello che fanno gli altri. Se il Milan perderà, dovremo approfittarne".

Ha visto la voglia negli occhi dei giocatori? Ritiene che pensino ancora all’Europa League?
"L’obiettivo mio è quello di dare un po’ di ordine e di far trovare lo spirito giusto per la squadra. Pensiamo solo a domani e non pensiamo all’Europa League, ancora possibile. Dobbiamo dare una svolta e finire meglio questa stagione. L’Inter per l’organico che ha non può finire con 8-10 partite senza una vittoria. Ci deve essere un’inversione di tendenza che si traduce nella voglia di fare una corsa in più, di aiutare il compagno, di parlarsi. Questa tendenza non c’è stata finora".


Questi atteggiamenti non ci sono stati ultimamente. Che atmosfera ha trovato nello spogliatoio?
"A volte si fa l’errore di pensare che siccome giocano nell’Inter questi ragazzi abbiano un temperamento che può permettere loro di superare tutto e invece qui ci sono giocatori che in un momento di difficoltà non sanno superare tutto. Cercherò di aiutarli, ma chi continua così, sarà messo da parte. Domani metterò in campo la squadra migliore, poi farò le mie valutazioni perché ci saranno altre due gare. Il fatto che qualcuno ha ammesso di aver mollato dal punto di vista mentale, è una dimostrazione di genuinità e umiltà. Potevano evitare di dirlo. Adesso però devono riattaccare la spina perché a San Siro ci sarà tanta gente che nonostante la classifica ha voglia di venire allo stadio. Mi auguro che i ragazzi possono recepire questa voglia della gente e siano contagiati. I tifosi finora hanno avuto pazienza e non posso chiedere molto, a parte di sostenerci se ci sarà un’inversione di tendenza. Spero che non vengano per contestare a prescindere, ma che abbiamo la mente aperta".

Allo stadio ci sarà contestazione. Condizionerà la squadra?
"Lo sappiamo e forse è anche giusto che il pubblico faccia presente il suo malcontento. L’Inter è una società talmente importante che non può pensare di essere settima in classifica. I tifosi l’hanno sempre sostenuta e la contestazione adesso ci sta. Bisogna essere forti e avere la capacità e la bravura di dimostrare sul campo l’impegno. Con una bella prestazione il nostro pubblico verrà dalla nostra parte, anche se lo è già".

Cosa le ha chiesto società quando le ha affidato la gestione della squadra martedì?
"Di finire in modo degno questa stagione perché l’obiettivo è ancora possibile da raggiungere. Dobbiamo cercare di fare il meglio possibile. Ho carta bianca, posso far giocare chiunque e con qualsiasi modulo. C’è ancora un obiettivo e non convocherò 10 Primavera finché ci sarà un obiettivo raggiungibile".

Cosa ha detto alla squadra?
"Non penso che il valore dell’organico sia quello di una squadra da settimo posto".

Come vive questo ruolo da traghettare? E’ un’opportunità?
"Per me è un onore allenare l’Inter, è un orgoglio essere partito qua ed essere ritornato qua. Avere queste opportunità è bellissimo, non posso che ringraziare la società per questa dimostrazione di fiducia. L’obiettivo è lì ed è importante. La società vuole l’Europa League. Un’opportunità per me? Stiamo parlando per rinnovare il contratto per altri 3 anni con la Primavera e quando sarà finita questa avventura tornerò a lavorare per giocarmi le Final Eight di Coppa Italia".


Come commenta la vittoria della Premier da parte di Conte?
"Ha fatto qualcosa di straordinario, ma stupiva quando le cose non andavano bene perché ha fatto benissimo alla Juve e in nazionale. Ha confermato di essere un grande allenatore perché sa utilizzare qualsiasi modulo, sa allenare i giocatori e li sa motivare".

C’è qualcuno tra i titolari delle ultime gare che non è pronto o motivato?
"Cercherò di dare continuità alla squadra delle ultime partite e credo che qualcuno dovrà dimostrare di aver attaccamento alla maglia, di aver cambiato andazzo. In base alle risposte farò le mie considerazioni future".

Come ha visto Gabigol?
"L’ho visto motivato come gli altri e sta facendo i suoi allenamenti. Da tutti pretendo che diano il massimo".

A novembre aveva detto che voleva dare sensibilità, spensieratezza ed entusiasmo. Adesso cosa vuol dare?
"Voglio portare entusiasmo in un ambiente in difficoltà, ma anche la voglia di allenarsi con impegno per poi dare il massimo in partita. Se ognuno dà il massimo delle proprie potenzialità, si può fare molto bene da qui alla fine. Questa settimana ho visto i ragazzi molto bene: hanno faticato ad attaccare subito la spina, ma oggi li ha visti bene".

Convocherà qualche Primavera?
"Sì, Vanheusden e Gravillon, due difensori centrali che posso fare una bella carriera".

Cosa ha detto a Icardi?
"Ho parlato con quasi tutti, compresi i giocatori più rappresentativi. A lui ho chiesto di mettere in campo la stessa disponibilità che aveva messo a novembre quando aveva segnato una doppietta con il Crotone. Per l’Inter è un giocatore imprescindibile e molte delle fortune della squadra dipendono dalla sua capacità di finalizzazione".

Ha incontrato e ha parlato con Pioli?
"L’ho salutato quando è venuto a riprendere la sua roba. Lui sapeva che il calcio è questo. E’ accaduto anche a me a Carpi".

Secondo lei questa squadra dove va rinforzata?
"Abbiamo parecchi problemi adesso e poi ci sarà qualcun altro più adatto di me a dare indicazioni. La società farà delle valutazioni anche in base a queste tre gare. A me spetta di sistemare questa situazione".


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