© Inter via Getty Images
MILANO - «Mourinho ha costruito la storia dell'Inter, io so a malapena la strada per andare alla Pinetina. Ogni tanto devo ancora mettere il navigatore. Per cui c'è una sostanziale differenza. La cosa non mi mette a mio agio, ve lo richiedo per favore, se la smettete è meglio». L'allenatore dell'Inter, Luciano Spalletti, ancora una volta, a margine della presentazione del libro dedicato alla famiglia Moratti e scritto da Italo Cucci, respinge il paragone con José Mourinho.
KO CON L'UDINESE - L'allenatore dell'Inter, ora terza in classifica a due punti dal primo posto, torna ad analizzare anche la sconfitta contro l'Udinese chiedendo subito alla squadra di rialzarsi: «L'abbiamo vissuta, ci siamo dentro e dobbiamo reagire perché la reazione farà parte di quel completamento e quella crescita per arrivare dove bisogna arrivare. Stamani i giocatori si sono allenati benissimo, hanno fatto un lavoro eccezionale». Spalletti, come già accaduto in passato, dedica splendide parole all'ex presidente Massimo Moratti, il simbolo dell'interismo e dell'affetto incondizionato ai colori nerazzurri: «Sono qui per fare uno zoom sulla famiglia Moratti, è come invitare ognuno a fare un giro in se stesso. E' la dimostrazione di quanto la sua passione per questi colori vada oltre il possibile. Moratti è lì con noi, in tutte le sue espressioni evidenzia quanto tenga ai suoi colori e in questo suo accostarci sempre al massimo delle possibilità ci vuol dire quanto crede in noi e trasferire tutta la sua fiducia, quasi a dirci 'ci sono anche io'».
MERCATO - «Le parole di Sabatini? Secondo me la prima a parlare deve essere la società per dire quali sono le linee da seguire in questo mercato»: lo dice il tecnico dell'Inter, Luciano Spalletti, senza entrare nel merito di quanto dichiarato poco prima dal responsabile dell'area tecnica di Suning. Walter Sabatini ha aperto all'arrivo di rinforzi nel mercato di gennaio. «È meglio fare prima un programma ben preciso, che sia chiaro a tutti quelli a cui sono care le sorti dell'Inter. I nostri tifosi - continua Spalletti ai microfoni di Sky -, devono sapere quali sono le nostre intenzioni e dobbiamo essere il più veri possibile. Se si può, dobbiamo cercare di migliorare la rosa, il che non è facile. Abbiamo numericamente comunque una rosa che ci permette di perseguire i nostri obiettivi, per arrivarci però si passano dei momenti di difficoltà, servono delle reazioni importanti». L'allenatore nerazzurro allontana anche le voci di un possibile addio di Joao Mario già a gennaio: «A me non ha detto che vuole andare a giocare da un'altra parte. E' tornato dopo la tonsillite, si è allenato bene anche se è un po' indietro. Le sue intenzioni sono di mettersi a disposizione per la squadra».