Inter, Spalletti ne ha per tutti

In conferenza stampa il tecnico dell'Inter ha assestato stilettate a Di Francesco, ai suoi dirigenti e ha parlato anche delle frasi di Totti contro di lui.
Inter, Spalletti ne ha per tutti© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
9 min

INVIATO AD APPIANO - E' un Luciano Spalletti molto carico quello che si è presentato in sala stampa alla vigilia della gara contro il Genoa. Il tecnico ha spronato la sua squadra, ma non ha risparmiato qualche stilettata a Di Francesco e anche ai suoi dirigenti per i molti nomi di mercato che girano attorno all'Inter.

Spalletti, come ha preparato il match contro il Genoa?
Loro stanno attraversando un momento buono, di grande entusiasmo e in queste situazioni tutto è più facile. E poi ci sarà da combattere l'ambiente perché in quello stadio lì giocano un buon calcio. Sono bravi a ripartire negli spazi, arretrando tutti nella loro metà campo per lasciarci il pallino e poi ripartire. E’ questa la loro forza.

Rafinha quando avrà i 90’ nelle gambe?
Dipenderà da quanto si allenerà con continuità per tutta la settimana. Se farà 2-3 settimane allenandosi tutti i giorni, il minutaggio aumenterà. Si può usare anche ora, ma ci saranno momenti in cui la squadra dovrà sopperire alla sua mancanza di continuità. Non so se giocherà titolare e non dico la formazione il giorno prima. Anche questa settimana ha saltato due allenamenti… Lui ci ha dato una mano quando è entrato, se lo faccio giocare dall’inizio la squadra dovrà sopperire a momenti in cui ci sarà la sua mancanza di apporto.

Come utilizzerà Karamoh?
E’ un giocatore offensivo che ha qualità e strappi devastanti di velocità e tecnica. Va fatto crescere con tranquillità perché è un giovane inesperto e ha bisogno di tempo. E’ un ragazzo splendido e ha una faccia e degli occhi che raccontano tutto. E’ facile diventare amici di Karamoh, è facile farsi apprezzare quando è così perché nello spogliatoio gli vogliono bene tutti. Bisogna fare un po’ di attenzione noi perché quando tutti ti fanno pensare che questo pennarello è di un colore differente, anche tu lo inizi a guardare in maniera diversa. Lui ha tutte le carte in regola per diventare un buon calciatore.

Icardi e Perisic non sono convocati. Meglio non rischiarli?
Si fanno delle valutazioni. Se fosse possibile sarebbero giocatori che vorremmo avere dentro il gruppo. Si sono fatte delle prove, ma queste non hanno dato la possibilità di avere una risposta chiara e non sono stati sviluppati allenamenti che permettano loro di giocare questo match con i ritmi giusti. Noi abbiamo una rosa con giocatori che possono sopperire alle assente.

Si sente tirato in ballo da Di Francesco che ha detto ci sono squadre davanti a noi che tirano in porta mezza volta a partita?
Che diceva a noi per forza? Ce ne sono anche altre di squadre davanti alla Roma… Se si riferisce a noi, sono d’accordo e dico che la Roma con me era abituata a lottare per il campionato insieme il Napoli: una volta siamo arrivati avanti e una dietro agli uomini di Sarri. I suoi riferimenti (di Di Francesco, ndr) sono questi, il Napoli e la Juve; lui deve stare lassù, in alto.

Borja Valero è in difficoltà? Sta pensando di farlo rifiatare?
Se si va a vedere i metri che fa, gli assalti che porta quando gioca assaltatore ai difensori e al mediano basso ci si accorge che fa differenza con gli altri. Lui non è in difficoltà e può passare dei momenti in cui è più in difficoltà, ma non è in dubbio la sua affidabilità e la sua presenza.

Questo è un ambiente che tende a deprimersi, ma adesso siete terzi. Può riprendere slancio l’Inter?
Per quel che riguarda i depressi, teneteceli lontani perché noi dell’Inter siamo cittadini del cielo che abitano sulla terra. Tra di noi non c’è depressione. Non buttiamo via niente di quello che abbiamo fatto perché vogliamo ripartire dalla terza posizione dove siamo. Si possono fare le cose ancora meglio perché non mi è piaciuto il carattere della squadra quando contro il Bologna siamo stati in superiorità numerica. Non mi è piaciuta la qualità e la ricerca in quel momento lì. Noi però siamo in grado di andare a Genova a vincere anche se la squadra di Ballardini, da quando è arrivato lui, ha fatto meno punti solo di Juventus e Napoli. Troveremo un ambiente molto carico e uno stadio che trasmette tanto alla sua squadra. Dovremo cercare di fare questo, senza alibi.

Sarà una partita per trovare nuove strade per il gol senza i 25 centri garantiti da Icardi e Perisic?
Dobbiamo confermare di aver trovato questa strada perché abbiamo vinto domenica con i gol di Eder e Karamoh. Dobbiamo continuare su questa strada.

Eder, che doveva partire a gennaio, può essere un nuovo acquisto? Pensava di essere al riparo dalle voci di mercato e invece adesso c’è Lautaro Martinez…
A me crea problemi quando ci sono tutte queste voci. Soprattutto se si parla di rivoluzioni perché i giornali li leggono tutti, anche i giocatori. Sto pensando di dire al presidente di fare 3 squadre: l’Inter, l’Inter femminile e l’Inter virtuale in questo caso quest’ultima squadra l’allenerebbe uno dei dirigenti, non io. A me interessano i calciatori che ci sono. Sturridge ha giocato 2 minuti e mezzo, si è fatto male e ora starà due mesi fermo. Se non c’era Eder che ci toglieva delle castagne dal fuoco, voglio vedere come si mangiava. Noi siamo terzi in classifica e si parla di rifondazione e rivoluzione: la terza squadra ci vuole, io però non l’alleno. Questi discorsi vengono da loro (dai dirigenti, Ausilio e Sabatini, ndr) e presto si arriva al nocciolo della questione. I tifosi devono fare il tifo per i giocatori che ci sono e il fatto che l’erba del vicino è sempre più verde non è così. Per me la nostra erba è verdissima.

A che punto è la sua Inter? Avanti, al pari o indietro rispetto alla sua idea?
E’ ancora inespressa. Si lavora tanto e poi un pochino si cresce, poi c’è una piccola ricaduta e poi c’è una nuova crescita. Noi abbiamo fatto tanti punti e fatto bene. Anche se ora abbiamo fatto un po’ peggio, prima avevamo fatto molti punti. In fondo il campionato dice quello che hai sviluppato e quello che hai fatto. Vedo interesse e partecipazione ad apprendere. Adesso c’è un po’ di difficoltà a livello delle prestazioni fatte, ma non ho mai visto una squadra in grossissima difficoltà e vi rammento un dato che a voi è stato molto caro: i pali. Ci dicevano che siamo fortunati, ma abbiamo colpito 15 pali: più di tutti. Rifacciamocelo qualche titolo, via…

Ha intenzione di riconfermare il 4-3-1-2 delle ultime gare e come sta Candreva?
Nelle ultime partite ho cambiato e di solito si fa così con le squadre che non hanno acquisito una grande qualità di espressione di gioco. Oltre a cambiare i giocatori si cambia il modulo. In questo caso si era parlato di questa alternativa che per certi versi ha dato dei vantaggi e per altri ha fatto vedere che la conoscenza del nuovo sistema non era approfondita. Per questo abbiamo giocato con il 4-2-3-1 o con il 4-3-3, con tre centrocampisti che possono sostituirsi nei tre ruoli. Candreva io non l’ho mai messo in discussione. Posso farlo giocare o no, ma è uno di quelli che in fondo farà vedere i suoi numeri. Il totale dei suoi numeri sarà a posto in funzione di cross, di assist e di corsa perché ha una capacità polmonare incredibile. Perché quando qualsiasi mezzofondista sarebbe sderenato, lui fa un altro scatto in apnea di 100 metri.

Cosa pensa delle parole di Totti che è stato poco carino nei suoi confronti?
Secondo me si è espresso in modo inequivocabile. Segna un punto preciso su quello che è il nostro rapporto. Da parte mia ci sarà sempre la stessa apertura e la stessa disponibilità che ho sempre avuto. Ho un ruolo in cui devo gestire le cose, ma se la penso così, non posso farci niente.

Brozovic giocherà titolare?
No, non è titolare perché ho scelto un altro. Ci siamo parlati perché tra di noi si parla di tutto. Facciamo continue riunione sulla nostra fase offensiva, sulla fase difensiva e sui prossimi avversari. Si è subito dispiaciuto quando è rientrato negli spogliatoi e il messaggio che ha mandato attraverso i social è stata una dimostrazione importante. Domani non parte dall’inizio, ma se ho bisogno lo tirerò dentro e sono convinto che lui mi darà tutto perché vuole bene ai suoi compagni di squadra. Vuole stare con loro e non togliere loro il posto.


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