Inter, grande festa per i 110 anni. Spalletti: «Una serata che deve essere da stimolo»

Ausilio invita l'ambiente alla fiducia: «C'è una proprietà molto seria che sta impostando un lavoro che possa durare nel tempo. Nella vita non si può pensare di vincere da subito»
Inter, grande festa per i 110 anni. Spalletti: «Una serata che deve essere da stimolo»© ANSA
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MILANO - Giornata di emozioni per i nerazzurri che oggi hanno festeggiato i 110 anni dalla fondazione del club. In particolare questa sera all'Hangar Bicocca si sono ritrovate bandiere dell'Inter come Ronaldo, Zanetti, Zengam Berti, Bergomi, Cruz e molti altri. Tra i tanti protagonisti che hanno preso la parola c'è Steven Zhang, figlio del numero uno di Suning e proprietario dell'Inter: «E' un onore portare avanti una storia lunga 110 anni. Oggi è una giornata speciale e ringrazio tutti coloro che questa storia l'hanno scritta. Lotteremo per i nostri colori giorno dopo giorno. Vivo grandi emozioni, soprattutto ogni volta che varco la soglia di San Siro che sprigiona un'energia straordinaria».

LE SPERANZE DI SPALLETTI - Parole di speranza anche da parte di Luciano Spalletti: «Devo lavorare in maniera seria e profonda, e poi andare a cercare di vincere le partite per dare un futuro importante come meritato i dirigenti, tifosi, club. La serata di stasera non deve essere un modo per dire che all’Inter si vive di ricordi, deve essere un ulteriore stimolo per le nostre ambizioni future. Anche noi dobbiamo ambire di far parte della parte buona, importante di questo club». Tra passato e presente anche le parole di Piero Ausilio: «E' una bellissima storia, una storia partita tempo fa. E’ un orgoglio essere qua, sono quasi figlio dell’Inter, sono più di 20 anni che ne faccio parte. Noi siamo l’Inter, abbiamo i nostri obiettivi che è quello di tornare in Champions. Già da domenica contro il Napoli, conterà la nostra testa: aarrivare più in alto possibile vuol dire arrivare in Champions League, da subito cercheremo di portare avanti la causa nel migliore dei modi. Fiducia? C’è gente seria, una proprietà molto seria che sta impostando un lavoro che possa durare nel tempo. Nella vita non si può pensare di vincere da subito: per i cicli recenti dell’Inter, ci sono serviti anni, tempo, organizzazione e struttura e anche calciatori che sono l’ultimo tassello. Questa Inter è partita bene con un grande management, una struttura importante, un grandissimo allenatore e ottimi calciatori che stanno dando un contributo importante, in futuro lo faranno molto di più».

I RIMPIANTI DI RONALDO - «Nella mia epoca abbiamo combattuto tutte le squadre e anche un sistema corrotto che abbiamo scoperto tutti e in quel periodo ci saremmo meritati più vittorie. Rigiocherei la partita con la Lazio del 5 maggio 2002, potevamo vincere il campionato. Abbiamo sbagliato tutte le scelte: sarebbe bello riprovarci - ha dichiarato Ronaldo all'arrivo all'Hangar Pirelli -. Sono molto contento di essere qui per l’occasione dei 110 anni dell’Inter. Essere proclamato miglior attaccante della storia di questo club è veramente un grande onore perché qui sono passati grandissimi giocatori. È un club con una storia molto bella: è un onore essere a Milano, mi ha dato soddisfazioni incredibili. Qui ho imparato tantissimo, non solo come calciatore. Sono arrivato giovane e sono cresciuto».


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