Inter, Icardi: «Per il Mondiale aspetto e spero, intanto resto qui»

Intervista dell'attaccante nerazzurro al quotidiano argentino Olé
Inter, Icardi: «Per il Mondiale aspetto e spero, intanto resto qui»© Inter via Getty Images
3 min

MILANO - «Aspetto e spero, non attendo la lista dei convocati con la pressione addosso o nervosamente, sono uno che preferisce aspettare»: così Mauro Icardi vive l'attesa per la chiamata in nazionale che rappresenterebbe il primo Mondiale con la maglia dell'Argentina. Sono passati sei mesi dall'ultima chiamata del ct dell'Albiceleste, Jorge Sampaoli, che però ha poi preferito puntare su altri giocatori, lasciando il vicecapocannoniere della Serie A nel limbo. «Sono convinto che al Mondiale andranno quelli che stanno meglio - confida in una lunga intervista al quotidiano sportivo argentino 'Olè' - Ho 25 anni, sono il capitano dell'Inter da tre anni, con i miei gol sono entrato nella storia del club nerazzurro. Sogno ovviamente di giocare la Coppa del Mondo, se non adesso quella della prossima edizione. Intanto sono felicissimo di aver dato il mio contributo alla qualificazione», aggiunge il bomber nerazzurro che a giorni incontrerà Sampaoli, che torna in Europa per l'ultimo giro pre-convocazioni. «Penso che in nazionale ci sia sempre una seconda possibilità», aggiunge fiducioso che se la deve vedere con Higuain, Aguero: «Sono i più anziani, li conosco, li stimo. Meritano di essere in nazionale, se saranno scelti loro dobbiamo sostenerli e fidarci di loro. Sampaoli sa che è un ruolo dove c'è una grande responsabilità e in campo il nostro ruolo è decisivo», aggiunge Icardi che manda gli auguri al 'Kun' appena operatosi al ginocchio e out per 5 settimane. «Spero si riprenda presto dall'infortunio». Quanto a Higuain «è un attaccante di livello mondiale e merita la nazionale». Detto questo, «dentro o fuori la lista dei convocati, mi sentirò sempre parte del gruppo», aggiunge Maurito che sa di avere "l'affetto degli argentini" e nega i presunti veti da parte di Messi. «Ho un ottimo rapporto con tutti e non mi sono mai fatto condizionare dalle chiacchiere. A volte però si generano cose inesistenti. Con Leo ho un rapporto normale e sia io che lui abbiamo lo stesso sogno. Penso che se facciamo le cose per bene ci potremmo divertire (in Russia, ndr) e non possiamo temere nessuna squadra. Senza dimenticare che abbiamo il migliore giocatore del mondo».

FUTURO Ma il suo nome resta sempre al centro di tante voci di mercato, con Real Madrid e Chelsea alla finestra. «E' sempre bello sentirsi apprezzato, credo sia la conseguenza della mia crescita. Anche per questo ci si pone degli obiettivi personali come l'essere preso in considerazione dagli altri grandi club ma da sempre l'Inter è stata la mia squadra: quando ero ragazzino, giocavo alla Play con l'Inter. Per questo ho sentito la necessità di rimanere un po' di più qui».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Inter, i migliori video