Spalletti: «Meritiamo di giocarci la Champions»

Ultima conferenza stampa della stagione alla Pinetina per il tecnico nerazzurro che ha promesso: "Siamo pronti per questo match".
Spalletti: «Meritiamo di giocarci la Champions»© ANSA
Andrea Ramazzotti
8 min

INVIATO AD APPIANO - L'Inter merita di giocarsi l'accesso alla Champions nell'ultima partita e Luciano Spalletti è convinto che la sua formazione sia pronta per l'ultima "battaglia" contro la Lazio. Lo ha detto nella conferenza stampa di oggi alla Pinetina.

Spalletti, come ha visto la squadra in settimana?
Ha subito una forte delusione dopo la sconfitta contro il Sassuolo, ma il pareggio della Lazio a Crotone ha ridato fiducia. Ci siamo allenati in maniera corretta e siamo pronti.

Che tipo di partita dovrà fare l’Inter?
Bisogna cercare di imporre il nostro gioco, fare la partita nella metà campo avversaria, ma c’è anche una squadra di fronte. Dobbiamo interpretare bene i momenti del match, quando saltare addosso agli altri e quando attendere.

Come si prepara una “finale” come quella di domani sera?
Si prepara da sola. Siamo nella situazione in cui vorremmo essere e dopo la sconfitta con il Sassuolo hanno fatto vedere la delusione, la rabbia per quel ko. A questa squadra tengono più di noi.

Dalla vostra parte avrete 12.000 tifosi all’Olimpico. Una bella spinta…
Noi dobbiamo ripartire da quei 70.000 che si sono visti qui, contro il Sassuolo. Loro sono gli unici sicuri di essere confermati il prossimo anno: a volte hanno anche criticato, ma è giusto così. Il loro sostegno non è mai mancato.

Domenica ha detto che crede al 100% nella Champions. Da dove nasce questa convinzione?
Già all’inizio dell’anno miravamo ad essere in questa posizione. Loro hanno il vantaggio di avere due risultati, ma noi abbiamo un obiettivo a portata di mano, a bordo campo. Anche se loro potranno anche pareggiare, mentre loro saranno obbligati a vincere.

L’Inter merita la Champions più della Lazio?
Ho letto della differenza dei meriti, ma chi lo dice che loro meritano più di noi la qualificazione? In base a cosa? Ai pali presi? Al gioco espresso? Chi dice questo non ha visto le nostre partite. Ci sono state tante gare in cui abbiamo raccolto meno di quello che meritano. Loro hanno 3 punti in più? Peccato che abbiano messo anche l’ultima partita del campionato, non è una gara dei playoff quella di domani. Se vinceremo avremo meritato la Champions quanto loro. La Lazio ha segnato più di noi, ma se pensiamo al numero dei pali e vi ricordate quanto abbiamo avuto fortuna noi… Ne abbiamo colpiti 23, loro 10. Bisogna essere onesti e tirare fuori anche qualche numero. Questi ragazzi hanno rimesso in carreggiata il campionato e non è vero che abbiamo buttato via l’occasione di giocarci la Champions all’Olimpico e che ora avuto culo a giocarci tutto all’ultima perché la Lazio non ha vinto a Crotone. Ci siamo meritati di essere qui. Ho visto il loro amore e il loro attaccamento dopo la sconfitta con il Sassuolo, non mi dimentico quanto erano delusi nello spogliatoio. Si va a giocarsela senza avere un minimo di difficoltà.

E’ l’occasione per cambiare il destino dell’Inter, per non farla definire più pazza?
Questa partita racconterà solo se il prossimo anno giocheremo in Champions o no, ma il lavoro fatto rimane. E’ chiaro che ci sarà una differenza tra giocare la Coppa più bella del mondo o l’Europa League che comunque abbiamo guadagnato perché quest’anno non ci abbiamo partecipato. Le somme di quello che abbiamo fatto nel campionato le tireremo poi. Abbiamo lavorato in maniera corretta: il giudizio lo daremo dopo la partita e sarà condizionato dal risultato, ma i miei giocatori si sono comportati sempre bene, hanno mostrato impegno, professionalità, correttezza e serietà. Io ai ragazzi ho detto quello che pensavo dopo il ko contro il Sassuolo, prima che la Lazio fosse fermata dal Crotone, e ho spiegato loro che hanno lavorato in maniera seria, che con loro sono stato bene e ho imparato molto. Contro il Sassuolo potevamo vincere e quella punizione ha fatto la differenza. Questo gruppo però è nelle condizioni di giocarci nel lungo periodo qualcosa di importante contro squadre che adesso sono davanti.

Teme che quella di domani sia l’ultima partita di Spalletti sulla panchina dell’Inter?
Mi trovo benissimo in questa posizione nell’Inter e l’importanza di questo momento la so bene. La lunghezza del contratto è una barzelletta a confronto di quello che giochiamo non conta niente. Se vuole il mio contratto glielo metto a disposizione, non conta.

In una graduatoria delle partite più importanti della sua carriera, in che posizione metterebbe Lazio-Inter di domani?
Al pari di tutte le altre e la nostra intenzione è dare gioia ai nostri tifosi. Loro si meritano la riconferma in toto e sono quelli importanti. Sono loro che hanno più possibilità di emettere un giudizio sul nostro campionato e mi sembra che abbiano apprezzato. Se sono stati sempre così tanti vuol dire che qualcosa di buono lo abbiamo fatto. E’ una partita come tante altre della mia carriera, una di quelle che mi hanno fatto acquisire delle conoscenze che molti dei miei giocatori non hanno avuto nella loro carriera.

Che gara dovremo attenderci?
Dovremo essere aggressivi, ma anche in equilibrio sulle ripartente degli avversari perché loro sono bravi a cercare il dritto per dritto. Se loro ci concederanno campo sarà più dura poi difenderci perché Immobile ed Anderson sono eccezionali a giocare in verticale, ad attaccare gli spazi e nell’uno contro uno. A questo dovremo fare molta attenzione.

Si affronteranno l’attacco più forte del campionato e la seconda miglior difesa del torneo. Cosa conterà di più in una sfida così?
Conterà il carattere, il rimanere in una partita che sarà equilibrata per lunghi tratti, l’avere quella forza caratteriale e mentale di non lasciarsi condizionare da quello che viene detto e da quello che sono i numeri, contarà quello che sei perché in questo finale di campionato abbiamo fatto vedere che possiamo giocarcela con la Lazio. Lo dicono i numeri dei gol fatti e subiti, ma anche i pali colpiti, i tiri totali… Loro hanno fatto una grande stagione esattamente come l’ha fatta il Napoli che avrebbe meritato di vincere. Qualcuno ora prende in giro il Napoli, ma gli azzurri hanno vinto lo scudetto del manuale del calcio e hanno fatto divertire tutti, anche me. La Lazio ha giocato partite di coppa e meritava di andare avanti in questa competizione. E noi non siamo stati fortunati a non giocare l’Europa League perché avremmo potuto mettere in condizione Dalbert e Karamoh, loro avrebbero avuto la chances di mettersi in mostra e di giocare con meno pressione in campionato. L’Europa League ti dà molte cose anche se ti toglie qualcosa sotto il profilo delle energie. Loro sono fortissimi: hanno fatto una grande stagione in campionato e coppa, ma a noi nessuno ha regalato niente. Siamo nel contesto che dobbiamo essere.

Steven Zhang è vicino alla squadra in questi giorni. Le ha chiesto qualcosa?
Il chairman ci ha fatto un video che guarderemo tutti insieme e Steven ha manifestato sempre la sua vicinanza al gruppo. Mi ha chiesto e lo ha chiesto anche ai calciatori di vivere la gara senza pressione perché abbiamo fatto un buon lavoro e un buon campionato. Ce lo ha voluto dire prima, come ho fatto io dopo la sconfitta con il Sassuolo. Dal punto di vista psicologico noi siamo al massimo.

Tra i più dispiaciuti sabato c’era Rafinha, nonostante fosse arrivato da pochi mesi. C’è in lui ma anche negli altri la volontà di credere in questo progetto anche per il futuro?
C’è la consapevolezza che possiamo fare tante cose insieme, che possiamo dare soddisfazioni al nostro pubblico vincendo partite importanti. In parte lo abbiamo fatto. Non vedo nessuno che vuole andar via dall’Inter e vogliono tutti rimanere perché questa è una società importante.


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