Con Icardi sta nascendo un bel feeling. Si sente titolare in questa squadra, magari in coppia con Mauro?
Con Mauro abbiamo parlato prima che arrivassi qui e lo ringrazio per i consigli che mi ha dato. Mi ha chiesto se avevo bisogno di qualcosa e mi ha aiutato giorno dopo giorno. Io lavorerò per essere titolare e per dare il meglio in ogni momento come facevo nel Racing.
Come sono stati i primi giorni di ritiro e che impressione le ha fatto Spalletti?
E’ stato tutto bello ed è andato tutto bene. Mi sono incontrato con compagni, ho capito che qui c’è un gruppo importante e questo è fondamentale per far bene. Ci stiamo preparando per conseguire risultati importanti lavorando con tranquillità e sicurezza. Il mister ha un’idea chiara e tutti lavoriamo in questa direzione.
È pronto ad essere il successore di Milito all’Inter dopo esserlo stato al Racing?
Diego ha parlato molto di quello che significa l’Inter, mi ha aiutato e mi ha dato consigli su come si lavora qua. Milito ha fatto molto qui all’Inter e ha vinto molto. Ora sta a me fare lo stesso. Io cercherò di fare il miglior lavoro possibile perché l’Inter è un club importante a livello europeo
Cosa conosceva della storia dell’Inter?
Il 20 maggio ho viaggiato per andare a giocare una partita di Libertadores in Brasile e quando sono partito la squadra stava perdendo 1-0, ma all’atterraggio in brasile mi sono reso conto che aveva vinto una partita fondamentale. Ero felice perché giocare la Champions è sempre stato il mio sogno. Combatteremo per questa.
Come nasce il soprannome “Toro”?
Sulla maglia ho messo il nome Lautaro perché è meno comune rispetto a Martinez. Il soprannome Toro invece me lo hanno dato quando sono arrivato a Buenos Aires e mi piace.
Ha mai visto derby di Milano?
Lo conosco e so benissimo che emozioni si provano a giocare un derby, quando in campo ci sono due formazioni rivali. C’è grande passione, grande legame tra la tifoseria e la squadra; conosco i derby italiani e so che le emozioni saranno analoghe a quelle. San Siro? Ho giocato in grandi stadi argentini, ma non vedo l’ora di scendere in campo a San Siro perché è un impianto che ha grande fascino.