Spalletti: «A Barcellona per giocarcela»

Il tecnico di Certaldo ha parlato della gara contro i blaugrana sottolineando le difficoltà anche in assenza dell'infortunato Messi.
Andrea Ramazzotti
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BARCELLONA - Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Barcellona e, anche se non ci sarà Messi, il tecnico di Certaldo ha sottolineato che i suoi possono uscire indenni dal Camp Nou solo con una grande prestazione.

Spalletti, senza Messi il Barcellona è comunque favorito domani?
Io non farei un discorso se è favorito o no. Quando incontri il Barcellona, una formazione che ha talento in qualsiasi reparto ed è una delle più forti del mondo, vai a giocare contro una squadra che è favorita. Noi però dobbiamo avere grande autostima che non deve assolutamente sconfinare nell’arroganza perché stiamo attraversando un bel momento. L’ultimo risultato fatto nel derby non indebolisce il Barça, non crea una classifica diversa e c’è da rifare quello che abbiamo fatto nelle ultime partite. Come? Essendo umili e facendo una partita di grande fatica mentale. C’è da portare l’amore che abbiamo per questo sport e per il pallone.



Prima di vincere contro il Milan, le hanno detto che Messi non poteva giocare. Ha cambiato la formazione dopo questa assenza?
Non è facile cambiare la mentalità della squadra quando c’è un’assenza degli avversari. Lui comunque è un calciatore differente perché quando pensi di aver visto tutto nel calcio, arriva lui e ti crea un po’ di confusione nelle tue certezze. Il Barcellona sa dove passa la palla, non la aspetta e sa trovare tutte le contromosse sugli avversari. Il problema sarà quello di gestire la palla di più. Sembra un paradosso, ma questa è l’unica possibilità che abbiamo per far risultato qua.

Che Barcellona sarà senza Messi? Si aspetta un 4-4-2 o un 4-3-3 con Dembelé?
E’ difficile immaginare cosa farà Valverde perché ha calciatori con qualità diverse tra i quali Rafinha che saluto e al quale faccio i più sinceri ringraziamenti per quello che ci ha dato la scorsa stagione per raggiungere la Champions. E’ stato un giocatore fondamentale per noi e mi farebbe piacere vederlo giocare anche se poi penso che ci creerebbe problemi perché ha tante belle qualità. E’ difficile mettere in campo una squadra diversa se ormai hai confidenza con un certo modulo, quindi mi aspetto un 4-3-3 del Barcellona. La scorsa estate Rafinha lo potevamo comprare fino a una certa data perché avevamo un impegno con il Barça, ma non siamo stati in grado di farlo. Ci dispiace che non sia più con noi, ma a gennaio non so quello che può succedere.



Pensa che Messi giocherà a San Siro? Senza di lui conquistare la qualificazione per voi è più facile?Con Messi sarebbe stato un Barça molto più forte, ma poi il Barça rimane forte uguale e ha tante soluzioni. Dobbiamo essere una squadra di grande livello e di grande spessore. Dobbiamo essere una squadra che non diventa succube dell’avversario e che crede di avere delle possibilità. Probabilmente sarà più facile senza Messi. Quando ho iniziato ad allenare volevo far giocare la mia squadra a due tocchi, poi ho visto Messi e ho notato che lui faceva 3-4 tocchi in meno tempo che gli altri ne facevano 2. Senza di lui magari avremo mezzo secondo in più per pensare alle giocate del Barcellona.

Questa è la prima notte di gala che aspettavano i tifosi dell’Inter?
Sono degli anni che non giochiamo in Champions e questa è una gara che sognavamo di giocare. Non dobbiamo subire la partita e bisogna avere la personalità di affrontare quello che ci capiterà perché questa è una materia che conosciamo e non rimarremo sorpresi.

Miranda e Icardi, che hanno parlato prima di lei, giocheranno entrambi?
Dovremo vedere le condizioni di alcuni giocatori domani, ma qualcosa avrei ugualmente cambiato e lo avevo già detto. Si tratta di vedere come sta Brozovic, mentre Perisic ha smaltito una buona quantità del trauma che aveva. Miranda giocherà.

Come sostituirà Nainggolan? Con Borja Valero? Con Lautaro Martinez?
Venire a fare le prove qui non mi sembra un buon banco di collaudo. Mi sembra più una situazione dove dobbiamo tirar fuori tutti gli attrezzi del mestiere per conoscere la partita. Abbiamo bisogno di gestire la palla e non possiamo metterla su chi fa più gol. Bisogna aver considerazione del nome dell’avversario.

In caso di vittoria si potrebbe parlare di Inter qualificata?
Si potrebbero fare dei passi in avanti facendo un risultato positivo, ma non sarebbe comunque matematica la qualificazione. Noi bisogna avere la convinzione di potersela giocare, la rabbia e la sofferenza che hanno avuto i nostri tifosi in questi anni senza Champions. Bisogna esprimere il nostro calcio che è di buona qualità. Per noi è una grande occasione e una grande opportunità questa partita. Cercheremo di sfruttarla e sono convinto che i ragazzi saranno pronti ad anticipare tutto quello che passa dentro la partita. Dovremo guardare oltre quello che si vede, come nell’ultima partita. Se lo faremo potremo giocarci delle chances. Se andiamo dietro a quello che si è visto, si fa tardi e si arriva dopo.

E’ una partita chiave per il gruppo?
Possono essere i punti fondamentali. Se li riusciamo a fare, potrebbero essere fondamentali. Per noi è una partita chiave, importantissima.

Se non ce la farà Brozovic, Borja Valero può giocare 90’?
In quel settore lì non ne abbiamo tanti a disposizione anche a causa delle scelte fatte con il Fair Play. Ci sono elementi che possono adattarsi come Skriniar, Asamoah o un esterno che può giocare più dentro al campo. Speriamo che non siano troppe le cose alle quali dover mettere mano.


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