Spalletti: «Marotta all'Inter? Ottimo professionista»

Il tecnico nerazzurro ha parlato alla vigilia della gara contro il Genoa, avversario temibile secondo il tecnico
Spalletti: «Marotta all'Inter? Ottimo professionista»© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
5 min

APPIANO - Nessuna indicazione di formazione (eccezion fatta per il ritorno tra i convocati di Nainggolan), ma un complimento importante per Giuseppe Marotta che in futuro potrebbe rafforzare la compagine dirigenziale nerazzurra. Luciano Spalletti ha parlato alla vigilia del match di domani contro il Genoa.

Spalletti, come sta la squadra?
Siamo in buona condizione per quel che riguarda il momento e lo stato fisico dei giocatori, ma dobbiamo fare comunque delle buone prestazioni perché non è mai facile in Serie A conquistare i tre punti.

Che partita si aspetta contro il Genoa?
Il Genoa è una buona squadra e lo ha fatto vedere contro il Milan. Verrà fuori una gara difficile da cui ricavare un risultato come è successo al Milan che ha vinto meritatamente anche se il Genoa si aspettava qualcosa di più. Non dobbiamo pensare che è più facile vincere contro squadre di un livello inferiore: dobbiamo far bene contro qualunque avversario anche perché altrimenti le dirette concorrenti se ne vanno in classifica.

San Siro sarà caldo domani. Cosa può darvi il vostro stadio?
Il nostro pubblico è il nostro riferimento. Dobbiamo diventare una squadra bellissima e fortissima che possa meritarsi tutto l’amore che ci sarà domani quando saremo soffocati dall’amore degli interisti. Non vogliamo essere l’anti-nessuno. Come punto di riferimento noi abbiamo i nostri tifosi e la nostra storia: siamo l’Inter.

Che difficoltà nasconde la partita contro il Genoa? Farà turn over?
Presenta difficoltà come tutte quelle partite che disputiamo. In più ci sono le ultime prestazioni del Genoa, per esempio quella contro il Milan quando i rossoblù hanno fatto un’ottima prova e hanno perso solo nel recupero. Ogni qualvolta noi scendiamo in campo non dobbiamo dire che siamo forti, ma dobbiamo ridimostrarlo. Dipende dalla “garra” che tu metti per portare a casa il risultato. Rotazioni? Io metto sempre in campo l’Inter…

Si parla molto dell’arrivo di Marotta all’Inter. Cosa potrebbe dare?
Lo conosco ed è un ottimo professionista e potrebbe dare il suo contributo, ma qui posso dire che ci sono molti professionisti importanti che potrebbero dare il loro contributo alla Juventus. La cosa che mi fa riflettere è che il fatto che Marotta venisse via alla Juventus lo sapevano solo alla Juventus, mentre il fatto che Marotta verrà all’Inter lo sanno tutti, meno che quelli dell’Inter. Forse c’è qualcosa da rivedere.

In cosa l’Inter ha l’obbligo di credere adesso?
Abbiamo l’obbligo di diventare una squadra bella, che gioca un calcio importante e che merita di avere quasi 70.000 tifosi come domani, in una partita non di primo livello. Dobbiamo meritarci questo amore perché abbiamo gente che crede nelle nostre qualità indipendentemente da quello che succede. Deve essere questa la nostra ambizione.

Qualcuno ha necessità di rifiatare tra i calciatori che finora ha più utilizzato?
Necessità non l’ha nessuno. Quando si fanno delle scelte non c’è segnaletica e bisogna prevedere l’arrivare delle altre partite, fare la somma dalla fatica successiva. Se si va dietro alla condizione psicofisica, tutti sono nelle condizioni di giocare. Joao Mario di nuovo titolare? E’ più una valutazione della testa del giocatore perché lui non ha toccato il campo per una decina di partite. Se mette a disposizione le sue qualità e fa vedere di aver lavorato in maniera corretta come ha fatto a Roma, vuol dire che ci sono persone sane che fanno parte di questa rosa e che soprattutto lavorano bene.

Cosa chiederà alla squadra da qui in avanti?
Dobbiamo tenere a mente le grandi prestazioni fatte, ma anche le partite giocate contro il Sassuolo e il Parma, quando non abbiamo portato a casa neppure un punto. E’ la somma delle nostre esperienze che ci deve indicare la prospettiva futura che andremo ad acchiappare. E’ questa analisi che ci può far diventare padroni del nostro futuro. Quando si passano i momenti migliori mi scatta l’allarme rosso perché troppi complimenti indeboliscono. I giocatori hanno fatto vedere che hanno imparato le lezioni in precedenza, ma è bene non dimenticarsi mai le brutte esperienze del passato. 

Domani Lautaro Martinez sarà titolare?
E’ nei miei pensieri perché è un calciatore di livello, ha caratteristiche ben precise e in queste partite ci può dare una mano perché sono tante le partite ravvicinate. Se gioca, non è perché si fa rifiatare un altro, ma perché ho scelto lui. E’ un’impostazione differente nel modo di fare le scelte. Io faccio giocare quelli che scelgo, non mando in campo uno perché mi manca un altro. 

Come sta Nainggolan?
Sta facendo vedere il suo pezzo forte, quello di essere tignoso anche quando ha un problema perché ha sopportato il dolore che ha ancora. Lo porto con me anche se domani sera difficilmente lo userò. Al massimo può fare una mezzora perché lui ci vuole stare comunque in campo. Radja è forte come lo sono altri giocatori dell’Inter.


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