MILANO - Se il match del Camp Nou gli è servito per togliersi di dosso quel briciolo di tensione che inevitabilmente doveva avere al primo incrocio con la sua ex squadra, quella di stasera a San Siro ancora contro il Barcellona deve essere "la" gara di Mauro Icardi. Insieme a Napoli-Psg è la partitissima del martedì di Champions e, con Messi in panchina, tutti avranno occhi per Mauro Icardi, atteso del duello a distanza con il “Pistolero” Suarez e più in generale con un Barça che di esperienza a certi livelli ne ha infinitamente di più rispetto a lui e all’Inter. Tra le due società non c’è confronto neppure a livello di fatturati, di trofei vinti, di valore della rosa e di monte ingaggi, ma su alcuni aspetti prettamente numerici Maurito e i nerazzurri possono guardare i blaugrana dritti negli occhi, senza avere paura. Anzi, forti di un rendimento finora migliore.
Ecco perché nello spogliatoio l’idea di provare la grande impresa è forte. Non si tratta di presunzione, ma della consapevolezza di avere buone carte da giocare, abbinata con semplici calcoli di classifica: l’unico modo per poter andare a Londra, dopo la prossima soMaurito spinge l’Inter per una qualificazione anticipata sta, e sfidare il Tottenham con la mente libera (ovvero potendosi permettere anche di perdere), è conquistare i tre punti stasera. Una situazione che farebbe molto comodo in un momento cruciale della stagione, siamo in pieno tour de force.
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