Heysel, quando Platini disse: «Ne muoiono più sulle strade»

«Non capisco perché tutto questo casino». Il racconto di Fiorenzo Peloso, accompagnatore della squadra nella trasferta di Bruxelles
Heysel, quando Platini disse: «Ne muoiono più sulle strade»© AP
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TORINO - Per il trentennale della tragedia dell'Heysel, l'Eco di Bergamo ha raccolto alcune testimonianze dei presenti a Bruxelles. Tra queste anche quella di Fiorenzo Peloso, all'epoca accompagnatore della squadra nella trasferta in Belgio. «In quella trasferta ero l’accompagnatore della squadra della Juventus, compresi dirigenti e giornalisti al seguito. Organizzai la trasferta: partimmo da Ginevra con un Caravelle dell’Air France, nel tragico giorno dopo assistetti alla peggiore rappresentazione di un’umanità disumanizzata intorno a uno sport che di sportivo non aveva più nulla. A distanza di 30 anni non riesco a dimenticare la somma incredibile di meschinità di cui fui testimone e di cui ora racconterò alcuni dettagli».

PLATINI - Nel racconto di Peloso c'è anche un passaggio cinico e scioccante, che riguarda Le Roi: «E poi la "perla" dell’indimenticabile frase dettami sottovoce da Platini all’aereoporto: "Ne muoiono di più sulle strade, perché fare tanto casino"».


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