Del Piero: «Sarò a Berlino. Juve, tutto può succedere»

L'ex capitano bianconero: «A me è capitato di perdere come  favorito e di vincere come non favorito»
Del Piero: «Sarò a Berlino. Juve, tutto può succedere»
2 min

ROMA - «Sarò a Berlino e non vedo l'ora di assistere alla finale. Perché può succedere di tutto, queste partite non sono prevedibili. Io per esempio ho perso quando la mia squadra era favorita e ho vinto quando non lo era. Questo è il calcio». Alessandro Del Piero scalpita come avesse ancora la maglia bianconera. L'ex capitano della Juve, intervistato dal sito del Barcellona, dice la sua sulla finale di sabato. «Juve e Barcellona sono due squadre molto diverse, con storie molto diverse. Ma hanno una cosa in comune. Entrambe le squadre hanno capacità tecniche e personalità. Partita dopo partita, il loro livello è migliorato grazie alle vittorie contro le grandi squadre che hanno incontrato lungo la strada».

ALLEGRI E LUIS ENRIQUE - Del Piero analizza i due allenatori: «Allegri ha preso in mano una squadra vincente ed è riuscita a migliorarla. Lo ha fatto a poco a poco, con secondo i suoi principi, senza perdere la fiducia nella sua squadra. La Juve ora gioca serena, con calcio organizzato. Anche Luis Enrique ha anche fatto un lavoro straordinario. La squadra ha trovato brillantezza e unità, con la garanzia di tre grandi giocatori in attacco che hanno totale libertà di espressione, ma che lavorano sempre per il bene della squadra. I punti forti della Juve? I calci piazzati di Pirlo, la pericolosità di Tévez e Morata, una difesa solida e la capacità di sfruttare il possesso palla in caso di vantaggio. Pirlo e Xavi? Stiamo parlando di due giocatori che sono nel'Olimpo del calcio. Nei loro ruoli credo siano giocatori unici nella storia, dei fenomeni. È stato molto bello giocare con Pirlo e contro Xavi. Messi? E' il numero uno. Ha talento, istinto, passione e magia. Fa parte del patrimonio del calcio e siamo fortunati di poterlo guardare e ammirare».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, i migliori video