Marotta: «La Juve sapeva che Hernanes non è un fenomeno»

Il dirigente bianconero aggiunge: «Allegri non ha mai esplicitato la richiesta del trequartista»
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TORINO – Intervenuto all’assemblea degli azionisti della Juventus, il dg Marotta ha fatto il punto sulla parte tecnica della società. In particolare, incalzato dai presenti, ha spiegato alcuni aspetti delle ultime operazioni di mercato: «Allegri non ha mai esplicitato la richiesta del trequartista. Nel calcio moderno il compito dell’allenatore è valorizzare la rosa a disposizione. Anche se nel suo modo di giocare può esserci quel profilo. Abbiamo concluso Hernanes in extremis, non era una prima scelta, ma per costruire la rosa: operazione congrua, non dimentichiamoci che ha generato una minusvalenza nell’Inter, cioè l’abbiamo pagato meno di quanto valeva a bilancio. Non abbiamo mai pensato di portare a casa un fenomeno, ma può fare comodo nell’economia della squadra».

RINNOVAMENTO – Sul ricambio generazionale della squadra, Marotta spiega: «Abbiamo subito alcune decisioni forti da parte di alcuni giocatori. Tevez aveva deciso di andare via a gennaio, voleva andare via già a gennaio. Non sono oggetti, sono uomini con sentimenti e affetti. E se Tevez ci chiede cortesemente di andare via… Abbiamo cercato di ottenere il massimo di quello che il mercato può offrire, ma la volontà del giocatore è sempre predominante rispetto alla società. La pista Draxler l’avevamo abbandonata precedentemente, dopo un sondaggio con il giocatore che aveva dato una parziale disponibilità a inizio luglio, poi ha deciso per nazionalismo di restare in Germania. Noi cerchiamo di costruire sempre la squadra più forte possibile per allestire una squadra che possa competere per il massimo degli obiettivi, perché questo è il nostro dna e sempre lo sarà, potrà proseguire se la società è forte e il nostro modello è un modello vincente. I risultati di questi quattro anni sono merito di allenatori e società, perché la squadra è lo specchio della società. Noi vogliamo partecipare a tutte le competizioni per vincere, non siamo spaventati dagli avversari più ricchi. Siamo partiti in modo più difficoltoso, anche più di quanto ci aspettavamo. Si sono verificati taluni infortuni importanti…»

SCOUTING«Le scelte dei giocatori avvengono dopo un’attività di scouting e di confronto interno fra me, Paratici, Nedved e l’allenatore» ha dichiarato il dirigente bianconero, aggiungendo: «Cerchiamo di capire quali possono essere quelli da Juventus e poi si passa al mercato. Non sempre si riesce a prendere quelli che vogliamo».

BERARDI E CUADRADO – Parlando poi dei giocatori in prestito o tenuti sotto la lente d’ingrandimento, Marotta dichiara: «Berardi è tutto del Sassuolo, ma con quel club abbiamo ottimi rapporti e stiamo monitorando il calciatore. Non ci deve essere preoccupazione per i giovani in circolazioni. Cuadrado non ha nessun diritto di riscatto, ma il giocatore si sta inserendo in modo positivo, ha manifestato già oggi di proseguire l’esperienza anche nelle prossime stagioni, vedremo con il Chelsea che cosa faremo».

L’ADDIO DI GABBIADINI – Infine un chiarimento sulla cessione al Napoli di Gabbiadini: «Noi monitoriamo tutti i giocatori giovani che ci sono in Italia. Quando Gabbiadini ha fatto dei discreti campionati nell’Atalanta avevamo preso la metà di quel giocatore. A gennaio avevamo deciso di generare una leggera plusvalenza: vantaggi dal punto di vista economico. Abbiamo fatto delle scelte, credo che il tempo sia l’unico arbitro. Zaza-Gabbiadini è una partita che si risolverà tra qualche anno».

NEDVED VICEPRESIDENTE - Andrea Agnelli è stato confermato alla presidenza della Juventus dall'assemblea degli azionisti che ha nominato Pavel Nedved vicepresidente del club. Confermati gli amministratori delegati Beppe Marotta e Aldo Mazzia.


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