Juventus, Allegri: Obiettivo? Arrivare ai livelli di Barcellona e Bayern

Il tecnico bianconero: «Passare da primi il girone è importante per evitarle. Ma bisogna puntare sempre al massimo, essere al top in Italia non basta»
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TORINO - «Col City è stata una bella partita, contro una squadra piena di campioni. La Juve deve crescere sul piano europeo e questo è l'obiettivo che mi sono posto quando sono arrivato qui l'anno scorso. Siamo cresciuti ma bisogna migliorare ancora molto. Intanto vogliamo arrivare primi nel girone per evitare negli ottavi di finale squadre che in questo momento sono superiori alle altre, Barcellona e Bayern Monaco, contro le quali è difficile giocare, togliendo in questo momento il Real Madrid anche se insieme a queste due è tra le favorite per vincere la Champions. Per migliorare c'è solo un modo: lavorare. Se un giocatore è da 6, deve cercare di arrivare a 6,5; se da 8, a 8,5 e così via. È la convinzione, la voglia e l'entusiasmo che uno deve mettere durante gli allenamenti che permettono di migliorare. Perché l'obiettivo deve essere sempre quello massimo. Non solo vincere il campionato italiano, arrivare tra i primi tre, perché rispetto al calcio europeo è un obiettivo piccolo, limitato. E quindi la squadra, la società e i tifosi devono avere questo obiettivo. Il vantaggio che in Italia c'è la tattica, che ti può aiutare rispetto ad altri Paesi, però questo deve essere l'obiettivo di ogni singolo giocatore, dell'allenatore stesso, perché un conto è confrontarsi nel campionato italiano, un conto è confrontarsi in Champions League, sono due competizioni completamente diverse». Così Massimiliano Allegri alla vigilia della sfida con il Palermo.

MODULO? CONTA LA TECNICA - «Quando vedi giocare le squadre in Europa vedi grandi giocatori con grande qualità tecnica e questo è quello che fa la differenza. L'atteggiamento fa la differenza, non il modulo. E questa squadra innanzitutto va in campo a seconda delle caratteristiche dei giocatori». Finora la differenza di rendimento tra Europa e Italia l'hanno fatta gli infortuni. Ora sono rientrati dei giocatori importanti, da Marchisio a Khedira, quindi sono due giocatori di un certo spessore. Davanti siamo migliorati, siamo migliorati fisicamente, come condizione atletica, siamo migliorati singolarmente a livello tecnico e di conseguenza cresce la squadra».

MORATA FUORI? ORA MANDZUKIC È DAVANTI - «La Juventus ha quattro giocatori importanti davanti, con Cuadrado che balla tra attaccanti e centrocampisti. Più di due non possono giocare, al massimo in tre ma dipende dalle caratteristiche dei giocatori. In tutte le grandi squadre ci sono grandi giocatori che restano fuori, è normale. Morata sta ritrovando una buona condizione, all'inizio ha patito l'infortunio e ha saltato degli allenamenti. Mandzukic ci garantisce delle cose delle quali al momento la squadra ha bisogno. Che giochi lui, Dybala, Morata, Zaza, Cuadrado, l'importante è vincere. Come ad esempio Evra-Alex Sandro: quando c'è competizione, sana competizione, si alza il livello della crescita della squadra. In questo momento veniamo da tre vittorie in campionato, da una qualificazione in Champions che è il secondo obiettivo della stagione. Il primo obiettivo era la Supercoppa e il secondo era la qualificazione in Champions. Poi se saremo molto bravi arriveremo primi nel girone, ma questo lo vedremo tra 15 giorni»

SU ZAMPARINI, DYBALA E INFORTUNATI - «Morata non so se può giocare domani. Non so neanche se convoco Dybala, per evitare polemiche, così lo lascio a casa - scherza Allegri - Zamparini? È simpatico, bisogna saperlo ascoltare, va preso per quello che è. Caceres si è rifermato dopo essere tornato ad allenarsi con la squadra. Padoin si è sempre allenato con la squadra, Pereyra rientrerà dopo la Lazio, Asamoah credo che dalla prossima settimana sarà disponibile, Hernanes è ancora ai box e Khedira credo che nel giro di 3-4 giorni potrà cominciare a tornare in gruppo. In questo momento bisogna stringere i denti e avere un'altra settimana, dieci giorni di pazienza perché possano rientrare tutti. Anche Lemina da quando è tornato dalla Nazionale tra gastroenterite, un po' di infiammazioni che ha avuto sul tendine del ginocchio, ha dovuto fare dei differenziati, quindi dopo alla fine la continuità dell'allenamento è la cosa più importante per ogni giocatore».

PALERMO? PARTITA DIFFICILE - «Col Palermo è una partita molto, molto, molto difficile. Andranno aggrediti, troveremo un ambiente difficile con 30mila, 40mila persone che li spingeranno a battere la Juventus, perché battere la Juventus è sempre un risultato straordinario per la squadra avversaria. Dobbiamo avere la stessa cattiveria calcistica, non dobbiamo abbassare la tensione. In campionato siamo indietro e per far sì che possiamo ritrovarci in una posizione migliore tra due-tre domeniche o soprattutto prima della sosta di Natale, bisognerà dare continuità a quelli che sono stati i risultati finora»


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