Juventus, Allegri: «Il mio futuro? Mi piacerebbe fare come Ancelotti. Io ct? A fine carriera»

Il tecnico bianconero in esclusiva sul Corriere dello Sport-Stadio in edicola: «Quando sarà il momento, mi piacerebbe conoscere diverse culture. Ma per ora sto bene alla Juve. Dopo Messi e Ronaldo c'è Dybala»
Juventus, Allegri: «Il mio futuro? Mi piacerebbe fare come Ancelotti. Io ct? A fine carriera»© LaPresse
Antonio Barillà e Alberto Polverosi
3 min

VINOVO - Massimiliano Allegri, la sua Juve a San Siro ha rischiato grosso...
«E’ stata una serata positiva: abbiamo perso dopo tantissime partite, ma abbiamo raggiunto la finale di Coppa Italia. E’ stata la sconfitta più dolce che poteva capitarci, utile per il nostro percorso di crescita: avevo tanti ragazzi di 22 o 23 anni».

Sa che da 56 anni la Juve non raggiungeva due finali consecutive?
«E’ un bel risultato, anche perché il cammino è stato duro: abbiamo incrociato Torino, Lazio e Inter...»

Troverà il Milan, a caccia d’un trofeo dopo anni: l’ultimo, la Supercoppa italiana 2012, chi l’ha vinto?
«Io, cioè il Milan».

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Si aspettava una consacrazione così rapida di Dybala?
«Sì, bastava solo guardarlo negli occhi: ha il viso da bambino, ma lo sguardo assassino. Tempo due anni e può arrivare al top, appena dietro Ronaldo e Messi. Sono felice che abbia segnato con il Bayern, altrimenti chissà in quanti avrebbero detto che non ha dimensione europea».

A inizio stagione è stato criticato perfino Mandzukic...
«A volte non capisco come si faccia, lui ha fatto bene ovunque sia andato. Chi ci gioca accanto, gioca bene, è bravo tecnicamente e trascina».

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Si discute molto di Totti, dell’opportunità di continuare o smettere...
«L’addio è un dazio che ogni grande calciatore, ogni grande artista, deve pagare. E’ un sacrificio da mettere in conto se si vuole uscire da vincitori, come hanno fatto Mina nella musica e Platini nel calcio. Smettere è dura, se sei stato un campione, ma se trovi la forza è la cosa migliore. Tutto ha un tempo, poi la scelta è soggettiva. In assoluto credo che le società dovrebbero organizzare dei corsi per preparare il post carriera: non è semplice psicologicamente ed essere aiutati è importante».

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Se dovesse lasciare l’Italia, quale scuola calcistica l’attrae di più?
«Quando sarà il momento, mi piacerebbe conoscere diverse culture come ha fatto Ancelotti. Ma adesso sto bene alla Juve».

Conte andrà al Chelsea.
«Farà bene di sicuro».

Si parla anche d’una sua candidatura per sostituirlo in azzurro.
«A fine carriera mi piacerebbe diventare ct, ma penso di essere ancora giovane».

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