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TORINO - Per un breve riassunto di ciò che ha fatto la Juve quest'anno, date un'occhiata al profilo Twitter di Massimiliano Allegri. Finita l'era del #fiuuu, il tecnico livornese ha adottato quest'anno una linea più poetica, sempre diplomatica, ma decisa. Un'escalation di emozioni, come quelle della sua Juve, capace di una rimonta titanica. L'impresa di quest'anno risulta ancor più grande perché ha dovuto far fronte a tre partenze pesanti: Pirlo, Vidal e Tevez. Ha sofferto, e sì che ha sofferto all'inizio, ma ne è uscito fuori con una gestione magistrale.
Gli davano addosso in molti, all'inizio, quando lasciava in panchina Dybala. Ha avuto ragione lui. Gli chiedevano in tanti come mai lasciasse in panchina anche Rugani, il più talentuoso dei difensori italiani. Anche qui ha avuto ragione lui. E' successo lo stesso, l'anno scorso, con Morata. Da oggetto misterioso a campione affermato. Ha avuto ragione Allegri, anche qui. Lucido non solo nell'undici iniziale, anche nei cambi. La Juve si è ritrovata per la prima volta da sola in classifica quest'anno grazie a due sue intuizioni nella partita contro il Napoli: Alex Sandro (autore della sponda decisiva) e Zaza. Fu in quel momento che nacque l'hashtag #iocicredo.
Le parole in certi momenti faticano ad uscire: le emozioni di questa notte, il nostro cuore infinito... Sapete che dico? #iocicredo!!!!
— Massimiliano Allegri (@OfficialAllegri) 23 febbraio 2016
Eppure, negli occhi di tutti c'è una diapositiva di Modena, quando la Juve stava per buttare alle ortiche la vittoria sul Carpi. I bianconeri rischiano di pareggiare una partita già ampiamente vinta. Lui si imbufalisce, si toglie la giacca, diventa verde, e la getta a terra.
@OfficialAllegri grande mister!!! Che grinta!!! pic.twitter.com/ypvv2aP3Ga
— Lorena Tardio (@lrn22j) 20 dicembre 2015
Per un attimo la signorilità è messa da parte, ma il messaggio intrinseco è chiaro, l'applicazione è massima, anche contro avversarie meno blasonate. Del resto, "essere grandi significa saper ragionare da piccoli". Parola di Max.
Essere grandi significa saper ragionare da piccoli: altri tre punti verso il nostro obiettivo!
— Massimiliano Allegri (@OfficialAllegri) 2 aprile 2016