EMPOLI - Che bella la sosta da soli in classifica. Massimiliano Allegri ha un sorriso stile panoramica totale dal dentista, sereno, soddisfatto, regala però un po’ di acido corrosivo a Khedira che esce imprecando dal campo, sostituito, e si leva qualche sassolino. Voleva i tre punti ad ogni costo, e con i tre punti in tasca è ripartito da Empoli.
FOTO: KHEDIRA NON PRENDE BENE LA SOSTITUZIONE
ALLEGRI: «PENSO AL TRIDENTE»
A KHEDIRA - Sorride al primo tour de force affrontato dalla sua squadra, capace di cancellare il ricordo della sconfitta di San Siro e mantenere la porta inviolata nei successivi 270 minuti, 180 dei quali vissuti in trasferta: «Abbiamo conquistato una vittoria importante, che ci consente di restare in testa alla classifica. Sono rimasti a guardare elementi di spessore, da Mandzukic a Lichtsteiner, da Alves a Evra. Il fatto è che giochiamo ogni tre giorni e quello che conta è che tutti sappiano farsi trovare pronti al momento giusto». Poi sono elogi per tutti e pure stoccata con sorriso per Khedira, il tedesco che quando è stato sostituito ha manifestato senza maschere la propria rabbia. Allegri, però, sdrammatizza e fa ironia: «Alla fine Sami era contento. Perché Lemina ha fatto bene ed è stato decisivo in tutti e tre i gol segnati dalla Juventus. Sami ha alzato le braccia come a dire… "finalmente mi hanno tolto" e poi ha aggiunto "così hanno fatto gol". Era arrabbiato, sì, ma... per il gol fallito nel primo tempo». Risate per nascondere la tensione. «È normale che chi resta fuori non possa essere felice - ha continuato il tecnico bianconero - ma io sono qui per scegliere. Le squadre che lottano per vincere tutti i titoli, campionato, Coppa Italia, Champions League e Supercoppa, devono essere attrezzate e l’allenatore è quello che deve decidere di volta in volta la formazione migliore». Chiaro? Khedira deve deglutire e ingoiare.
Leggi l'articolo completo sul CorrieredelloSport-Stadio in Edicola