Bonucci, sorrisi e urla: alla fine si allena in campo con la Juventus

Seduto sullo sgabello, poi in piedi: immobile al vantaggio e al raddoppio lo... abbracciano
Bonucci, sorrisi e urla: alla fine si allena in campo con la Juventus© ANSA

OPORTO - Immobile, in piedi, le mani in tasca. Così Leo al primo gol della Juve, al raddoppio pochi minuti dopo lo hanno abbracciato - e Nedved ha avuto un gesto di esultanza condivisa - e il labiale di Bonucci è stato di sofferenza, liberazione e sfogo. A fine partita è sceso in campo e si è allenato con quelli che non hanno giocato (guarda la sequenza), e alcuni tifosi gli hanno anche dedicato un coro.

E’ stato a suo modo uno show, comunque da raccontare e da vivere attraverso la Tv. All’inizio seduto su uno sgabello (guarda le immagini), messo da un lato in tribuna. Vicini, seduti nelle file Marotta e Nedved.

BONUCCI SULLO SGABBELLO: IRONIA SOCIAL

LEONE IN GABBIA - La partita nella partita di Bonucci è una sfida con i sentimenti. Prima seduto a braccia conserte, poi in piedi man mano che l’adrenalina in campo saliva, ancora a manifestare disappunto o gioia. Alla mezzora è in piedi anche Nedved. Malinconia, un groviglio di pensieri, la capacità di accettare la sanzione e il dispiacere di non poter dare una mano: Leonardo

Bonucci ha visto Porto-Juventus dalla “platea”, tifoso suo malgrado dopo l’esclusione decisa da Massimiliano Allegri e condivisa dalla società, ultimo atto del diverbio che ha sporcato la vittoria tonda sul Palermo e allungato, in casa bianconera, una collana di incomprensioni e di tensioni.


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ZOOM - Leo è rimasto sempre accanto alla squadra, ha condiviso la vigilia come se fosse destinato a scendere in campo: l’immagine del difensore solitario in panchina, martedì sera durante il walkaround, sprofondato nelle cuffie o chinato sullo smartphone, lasciava trasparire più tristezza che rancore, difatti i compagni lo descrivono sereno, così come i tifosi riusciti a varcare il filtro di polizia davanti all’hotel del ritiro: ha anche firmato autografi e posato per selfie. Arrivato all’Estadio do Dragao con la squadra, s’è accodato ai compagni destinati alla tribuna per scelta tecnica e non disciplinare, bersagliato da zoom curiosi di coglierne le espressioni, intuirne le sfumature dell’umore. Eccolo imprecare per un pallone smarrito, esaltarsi per un’azione riuscita, alzare gli occhi al cielo o stringere i pugni, urlare, rammaricarsi, applaudire. 

MAROTTA: «BONUCCI, CASO CHIUSO»

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OPORTO - Immobile, in piedi, le mani in tasca. Così Leo al primo gol della Juve, al raddoppio pochi minuti dopo lo hanno abbracciato - e Nedved ha avuto un gesto di esultanza condivisa - e il labiale di Bonucci è stato di sofferenza, liberazione e sfogo. A fine partita è sceso in campo e si è allenato con quelli che non hanno giocato (guarda la sequenza), e alcuni tifosi gli hanno anche dedicato un coro.

E’ stato a suo modo uno show, comunque da raccontare e da vivere attraverso la Tv. All’inizio seduto su uno sgabello (guarda le immagini), messo da un lato in tribuna. Vicini, seduti nelle file Marotta e Nedved.

BONUCCI SULLO SGABBELLO: IRONIA SOCIAL

LEONE IN GABBIA - La partita nella partita di Bonucci è una sfida con i sentimenti. Prima seduto a braccia conserte, poi in piedi man mano che l’adrenalina in campo saliva, ancora a manifestare disappunto o gioia. Alla mezzora è in piedi anche Nedved. Malinconia, un groviglio di pensieri, la capacità di accettare la sanzione e il dispiacere di non poter dare una mano: Leonardo

Bonucci ha visto Porto-Juventus dalla “platea”, tifoso suo malgrado dopo l’esclusione decisa da Massimiliano Allegri e condivisa dalla società, ultimo atto del diverbio che ha sporcato la vittoria tonda sul Palermo e allungato, in casa bianconera, una collana di incomprensioni e di tensioni.


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