Juventus, Agnelli: «Mai incontrato i boss per i biglietti». Anche la Figc smentisce

Il presidente: «È tutto falso». Poi arriva la precisazione del Procuratore Pecoraro: «Stiamo valutando le memorie difensive del club»
Juventus, Agnelli: «Mai incontrato i boss per i biglietti». Anche la Figc smentisce
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ROMA - Il Procuratore della Figc smentisce tutto. In una nota pubblicata sul sito della Federcalcio in relazione all’audizione odierna tenuta di fronte alla Commissione Antimafia, il Procuratore federale Giuseppe Pecoraro ha precisato: “Smentisco quanto mi è stato attribuito da alcune agenzie di stampa riguardo l’inchiesta in corso sui rapporti tra la Juventus e presunti esponenti delle criminalità organizzata. Allo stato, dopo aver ricevuto gli atti dalla Procura della Repubblica di Torino ed aver svolto le nostre indagini, stiamo valutando le memorie difensive della Juventus che ci sono state consegnate ieri sera. Solo dopo un’attenta valutazione delle stesse prenderemo le nostre determinazioni. Tra l’altro, ho chiesto che l’audizione odierna fosse secretata, proprio perché ci sono ancora valutazioni in corso. Mi sembra dunque irresponsabile attribuirmi dichiarazioni su fatti secretati”.

IL CASO - Nel pomeriggio erano stati pubblicati diversi lanci di agenzia sul rapporto con gli ultrà per i biglietti. Dai documenti arrivati dalla Procura di Torino, ha riportato l'Ansa, «si evidenzia che Saverio Dominello e il figlio Rocco sono rappresentanti a Torino della cosca Bellocco Pesce di Rosarno. Rocco Dominello ha rapporti con la dirigenza Juve per la gestione di biglietti e abbonamenti». Così il procuratore Figc, Giuseppe Pecoraro all'Antimafia. «I dirigenti che hanno contatti con queste persone sono: Merulla, Carugo, D'Angelo e il presidente Agnelli». Anche il dg Marotta ha avuto rapporto seppur occasionali col mondo degli ultras ma non è stato coinvolto dalla conclusione indagini. «Il procedimento - ha continuato - nei confronti della Juve è iniziato col mio predecessore, Palazzi, il 2 agosto 2016. Io sono stato a Torino dal procuratore Spataro chiedendo notizie sul procedimento in corso e per dare la mia disponibilità», ha proseguito il procuratore Figc, Giuseppe Pecoraro. «Il Procuratore Spataro ha dato ampia collaborazione, inviandoci numerosi atti; nel tempo sono arrivate più di 5 mila pagine».

LA RISPOSTA DI AGNELLI - Ecco il tweet del presidente della Juventus: «Nel rispetto di organi inquirenti e giudicanti ricordo che non ho MAI incontrato boss mafiosi. Ciò che leggo è FALSO. #finoallafine...». 

 


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