Avv. Chiappero: «Estrapolazioni fuorvianti, nessun occhio di riguardo per noi»

Il legale bianconero: «Nell'ambito dell'indagine penale Juventus solo testimone, Dominello conosciuto solo come tifoso»
Avv. Chiappero: «Estrapolazioni fuorvianti, nessun occhio di riguardo per noi»© LaPresse
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TORINO - L'avvocato della Juventus, Luigi Chiappero, ospite di JTv ha provato a chiarire la posizione della società rispetto all'inchieste e al deferimento da parte della Procura Federale FIGC ai danni del club bianconero e dei suoi dirigenti nell'ambito dell'indagine sui presunti legami con i boss mafiosi. «Finché l'indagine è rimasta nell'ambito penale la posizione della Juventus è sempre stata molto chiara. I dirigenti della Juventus sono sempre stati ascoltati solo ed esclusivamente come testimoni e la vicenda della vendita dei biglietti aveva un aspetto marginale nell'indagine»"#Desecretate Pecoraro" è statp l'hashtag twittato dal profilo ufficiale del club bianconero per lanciare la trasmissione. 

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JUVE TESTIMONE - «I dipendenti della Juventus sono sempre stati ascoltati come testimoni, non come indagati.  Il problema è legato alla presenza di questa figura di Rocco Dominello che noi avevamo conosciuto dai tempi risalenti al 2009/10, perchè amico di Fabio Germani. Lo si era conosciuto semplicemente come un tifoso juventino. Da un'indagine della Guardia di Finanza - continua Chiappero - è emerso che i contatti di Germani e Dominello con la Juventus, già all'epoca, erano contatti di tifosi particolarmente vicini, o tentavano di essere particolarmente vicini alla società, di avere notizie, di essere persone che a loro volta informavano e in qualche misura si vantavano anche di essere persone a conoscenza delle dinamiche societarie, soprattutto quelle di campo, quelle calcistiche, che interessano di più i tifosi»

ESTRAPOLAZIONI FUORVIANTI - «Quello che sta avvenendo è un qualcosa di estremamente sbagliato: riportare pezzi di intercettazioni, momenti e frasi estrapolate qua e là, è estramente fuorviante, perchè si possono far passare per vere delle cose che invece di per sé non lo sono. Sono vere nella misura in cui sono state dette, ma che costituiscono la base di un ragionamento e non di un fatto provato, questa è la grande diversità. Se io non faccio attenzione a tutto il contesto nel quale la telefonata avviene, io divulgo brani di telefonate per utilizzarle per una certa finalità e per arrivare a tentare di dimostrare qualche cosa che non interessa. Non è così, non deve essere così»

NESSUN OCCHIO DI RIGUARDO - «La Procura di Torino - sottolinea Chiappero - non ha mai risparmiato nulla a questa società. Non c'è stato il benché minimo occhio di riguardo nei nostri confronti, come testimoniano le intercettazioni cui sono stati sottoposti i nostri dirigenti prima e dopo essere stati ascoltati come testimoni. Gli atti a disposizione sono più che sufficienti per dire a testa alta che nessun dirigente bianconero è coinvolto in questa storia. La procura federale - dice - ha riletto le carte in modo non esatto».

SOLO DUE TELEFONATE DI AGNELLI - «Ci sono due telefonate risalenti al 4 agosto 2016. Devo premettere che in quella data c'era stata l'audizione di D'Angelo davanti al pubblico ministero e, per la prima volta, gli viene contestato che Dominello nel suo interrogatorio difensivo avrebbe rivelato di avere incontrato il presidente a tu per tu in un'occasione, dove il Agnelli prendeva addirittura degli appunti e gli spiegava delle cose che lui neppure era in grado di capire esattamente. Questo è quello che il pubblico ministero contesta a D'Angelo. A quel punto D'Angelo non ricorda nel modo più assoluto questo fatto e quando va a casa parla con la sua fidanzata al telefono e le dice che adesso la situazione per lui è pesante, perchè gli hanno fatto firmare un foglio perchè lui non ricorda che nel 2012 ha portato Rocco Dominello nello studio del presidente. Ovviamente il pubblico ministero lo sollecita, lui continua a non ricordare e a questo punto per riuscire da questo momento di difficoltà, chiede al pubblico ministero se può fare una telefonata al presidente. Viene autorizzato a fare questa telefonata ed ecco perchè la sera del 4 agosto avviene questa telefonata tra D'Angelo, Turco e me da una parte e dall'altra parte il presidente Agnelli»

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