Allegri avvisa la Juventus: «Per lo Scudetto non è ancora fatta»

L'allenatore bianconero dopo la vittoria per 4-0 contro il Genoa: «Ci mancano otto punti perché la Roma può arrivare a 90 e ci mancano 5 partite. Senza la matematica non si può parlare dello Scudetto»
Allegri avvisa la Juventus: «Per lo Scudetto non è ancora fatta»© LaPresse
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TORINO - «Scudetto in tasca? No però ora ci mancano otto punti perché la Roma può arrivare a 90 e ci mancano 5 partite». La Juventus batte il Genoa (4-0) portandosi a +11 in classifica sulla Roma ma Allegri resta ancora con i piedi per terra. «Non dimentichiamoci - commenta a fine gara ai microfoni di Premium Sport - che abbiamo ancora lo scontro diretto, senza la matematica non si può parlare di Scudetto».

LA SFIDA - «Avevamo tre partite da vincere che erano, Pescara, Empoli e Genoa e i ragazzi sono stati bravi a vincerle. Non era facile contro il Genoa che ha fatto bene con la Lazio e ha cambiato l’allenatore, poi dopo la Champions poteva esserci un calo fisico e mentale. Invece i ragazzi sono stati molto bravi. Ho fatto alcuni cambi ma l’importante è che non sia cambiato il risultato. Ha fatto una bella prestazione sia a livello fisico che tecnico».

MARCHISIO - «Marchisio? E’ un giocatore importante che va ritrovato. Dopo la rottura del crociato ci vuole tempo per recuperare, sapevo delle difficoltà che avrebbe incontrato ma sta finendo la stagione in crescendo».

LA CHAMPIONS LEAGUE - «Vittoria che rende più tranquilli in vista della Champions? Ora avremo qualche giorno per preparare la trasferta di Bergamo e poi quella di Monaco. Ho la possibilità di cambiare molti giocatori per avere sempre energie fresche. C’è molto entusiasmo ma dobbiamo pensare a una gara alla volta perché per il momento non abbiamo vinto niente. Non dobbiamo abbassare al concentrazione, migliorare quello che possiamo e continuare così».

IL TRIPLETE A TORINO E IL FUTURO - «Ancora a Torino in caso di Triplete? Mi hanno già fatto questa domanda. La mia permanenza non dipende dalle vittorie o dalle sconfitte. L’importante è darsi sempre degli stimoli nuovi, io qui sto bene, ho un grande feeling con la società e credo ci siano tutti i presupposti per continuare ma ora non è il momento di pensare al futuro, la priorità è provare a vincere tutto».

IL RUOLO DI MANDZUKIC - «Capolavoro nel convincere Mandzukic a fare l’esterno? Non ho fatto nessun capolavoro, i quel momento della stagione secondo me era giusto cambiare perché ci stavamo un po’ trascinando. Mario è un giocatore che ha un motore diverso dagli altri, corre tantissimo, tatticamente è molto bravo e ha una tecnica elevatissima. In questa posizione è un terzo attaccante importante e aiuta molto il centrocampo. Ha fatto bene, così come Higuain che ha fatto una gara praticamente perfetta: gli è mancato il gol ma non è assolutamente un problema».

PARLA BONUCCI - «Il mio ventesimo gol con la Juve? E’ stato un bel gol, peccato perché ne ho sbagliato uno di testa dopo che era più facile. L’importante era rispondere alla grande in campionato dopo l’esaltazione per la Champions. Abbiamo dimostrato ancora una volta di essere un grande e umile gruppo che in ogni partita azzera il passato, pronto a scrivere un grande futuro. Gesto d’intesa con Allegri dopo il gol? Quello che è successo è passato e ha fatto bene a tutti quanti. Quell’episodio ci ha caricato ulteriormente per questo finale di stagione. Dato un morso al campionato? Mancano sempre meno partite e manteniamo lo stesso distacco almeno. Adesso ci aspettano tre gare in campionato e due in Champions che saranno la svolta della nostra stagione».

Juventus-Genoa 4-0: la cronaca del match


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