Juventus-Torino 1-1: Higuain in extremis risponde a Ljajic

Bellissimo derby allo Stadium con i granata avanti al 52' con una punizione-gioiello di Ljajic. Subito dopo arriva il discutibile rosso ad Acquah e i bianconeri in superiorità numerica raggiungono il pari con un tiro dal limite del Pipita in pieno recupero
Juventus-Torino 1-1: Higuain in extremis risponde a Ljajic© LaPresse
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ROMA - Il cuore del Torino ha sfiorato l'impresa nel derby più atteso. A spegnere il sogno granata ci ha pensato il solito Higuain che all'ultimo tentativo ha fissato il risultato finale sull'1-1. Festa scudetto rimandata per gli uomini di Allegri che perdono anche la loro incredibile striscia di 33 vittorie consecutive in casa cominciata il 4 ottobre 2015 con il Bologna. Allo Stadium è andata in scena una partita incredibile, bellissima, emozionante.

Una magia di Ljajic su punizione ad inizio ripresa aveva illuso i granata di poter espugnare finalmente le mura juventine dopo 22 anni, invece il sogno è svanito all'ultimo con una magia del Pipita che ha riportato la Juventus a +8 sul Napoli. Di fatto al tricolore manca solo la matematica. Applausi ai granata di Mihajlovic che hanno retto in inferiorità numerica per quasi tutta la ripresa l'onda d'urto offensiva di Dybala, Mandzukic e (a gara in corso) Higuain.

RIVOLUZIONE ALLEGRI - Allegri rivoluziona la sua Juventus di Champions facendo riposare quasi tutte le sue stelle, da Dani Alves a Pjanic, da Marchisio a Chiellini passando per Buffon, Barzagli, Alex Sandro e Higuain: tutti in panchina per riposarsi in vista del match di ritorno di coppa con il Monaco. Sotto gli occhi di Platini seduto in tribuna d'onore (GUARDA LE FOTO), il tecnico bianconero rispolvera Sturaro sulla trequarti al fianco di Dybala e Cuadrado con Mandzukic unica punta.

In difesa ci sono le novità Benatia e Lichtsteiner, difesi poco più avanti dalla diga formata da Khedira e Rincon. Mihajlovic risponde con il 4-2-3-1 con Boyé, Ljajic e Iago Falque in appoggio al titolarissimo Belotti.

JUVENTUS-TORINO 1-1, CRONACA E TABELLINO

QUANTE EMOZIONI! - La partita è subito veloce con repentini capovolgimenti di fronte. I primi dieci minuti del Torino sono da applausi. Per nulla intimorito dall'atmosfera dello Stadium, la squadra di Mihajlovic pressa senza sosta costringendo all'errore la Juventus, in affanno soprattutto dal lato sinistro di Asamoah. La prima occasione da gol però è di marca juventuna con un colpo di testa di Rincon fuori misura sugli sviluppi di un calcio d'angolo. La risposta granata è sul destro di Belotti che dal limite sbaglia di poco la mira con un gran tiro al volo.

L'equilibrio rischia di spezzarsi al 15' con un colpo di testa di Benatia che colpisce in pieno la parte interna della traversa, sulla ribattuta è Bonucci a divorarsi il più facile dei tap-in a due passi dalla porta calciando in curva la palla (GUARDA LA SEQUENZA). Al 28' è decisivo Rossettini a deviare in scivolata una conclusione di Mandzukic su cross teso di Cuadrado dalla destra. Poco dopo è Hart a rispondere ad una conclusione dal limite di Lichtsteiner. Il forcing juventino si fa più insistente ma il Toro non sta a guardare e alla mezzora con Belotti sfiora il vantaggio: l'attaccante anticipa Bonucci su un cross di Iago Falque ma non riesce a trovare la porta alzando troppo la conclusione.
I padroni di casa pagano nelle trame offensive la serata negativa di uno stanco Cuadrado che sulla destra non riesce a dare il suo solito contributo sbagliando tantissimi palloni. Dall'altra parte troppo leggero e lezioso Boyé per impensierire la difesa dei giganti juventini. L'ultima chance del primo tempo è per Dybala che dà il via ad una perfetta azione di rimessa ma poi si divora tutto calciando addosso a Hart a due passi dalla porta granata.

FOTO, LA COREOGRAFIA ALLO STADIUM

MAGIA DI LJAJIC - La ripresa ricomincia senza cambi e dopo sette minuti arriva il vantaggio del Torino. Siamo al 52' quando Ljajic beneficia di una punizione dal limite che sfrutta come meglio non potrebbe: traiettoria a girare con palla sotto l'incrocio. Neto può solo osservare impotente la gemma dell'attaccante serbo. La risposta della Juve arriva con un diagonale di Mandzukic fuori di un niente. Allegri corre ai ripari e inserisce Higuain al posto di Sturaro. Passano due minuti e il Toro resta in dieci a causa di un'entrata molto energica (anche se chiaramente sul pallone) del già ammonito Acquah su Mandzukic (GUARDA LA SEQUENZA). Mihajlovic va su tutte le furie con l'arbitro Valeri e viene allontanato dalla panchina.

La superiorità numerica regala nuova energia ad una spenta Juve che di testa con Rincon sfiora il pari al 57'. Lombardo (il vice di Mihajlovic) leva Boyé per rinforzare il centrocampo con Benassi. Al 69' la Juventus ha la più grande chance della partita sui piedi di Khedira che, meravigliosamente servito da Dybala, calcia alto in solitudine davanti a Hart. L'ultimo quarto d'ora si trasforma in un assalto della Juve al fortino Toro. Hart salva su Bonucci e Higuain, Molinaro si immola su Dybala. I ritmi sono altissimi, la tensione alle stelle. Allegri si gioca la carta Alex Sandro per Dybala, i granata devono rinunciare a Baselli (infortunato al polpaccio) sostituito da Obi. Le occasioni continuano a fioccare ma quando ormai il risultato per il Torino sembra acquisito, ecco arrivare la zampata finale di Higuain che con un bolide dal limite insacca l'1-1 finale. Una beffa per il Toro, un sospiro di sollievo per Allegri che però dovrà attendere ancora prima di poter festeggiare lo scudetto.

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