Juventus-ultrà, Agnelli in tribunale: «Nessuna pressione»

Il presidente ha confermato quattro o cinque incontri con Rocco Dominello e altri capi della curva per normali questioni di tifoseria
Juventus-ultrà, Agnelli in tribunale: «Nessuna pressione»© ANSA
3 min

TORINO - Andrea Agnelli ha testimoniato oggi, al Palazzo di giustizia di Torino, al processo di 'ndrangheta Alto Piemonte. Al presidente della Juventus sono state poste delle domande sui suoi presunti contatti con uno degli imputati Rocco Dominello, che secondo le accuse riuscì a proporsi come rappresentante della tifoseria organizzata con l'obiettivo di entrare nel business del bagarinaggio. L'udienza, che si è svolta a porte chiuse, è cominciata con l'audizione di un altro testimone, Loris Grancini, capo ultrà dei Viking. Le due testimonianze sono state chieste dalla difesa di Rocco Dominello, che ha scelto il rito abbreviato.

LA TESTIMONIANZA - "Abbiamo chiarito tutto". Questo il commento di Ivano Chiesa e Domenico Putrino, avvocati di Rocco Dominello, dopo la testimonianza di Andrea Agnelli al processo di 'ndrangheta Alto Piemonte. "Rocco è un incensurato che non ha nulla a che fare con la criminalità organizzata - hanno detto -. Ci sono pentiti che escludono che sia un mafioso. Il papà di Rocco, Saverio, ha scontato una condanna inflitta nel 1982 e, anche se adesso è imputato, fino a prova contraria è un cittadino come tutti gli altri: Rocco è sotto accusa solo per il suo vincolo di parentela, e questo è inaccettabile". I legali hanno sottolineato che "Agnelli ha detto che non ci sono mai state pressioni mafiose su nessuna delle 700 persone dello staff della Juventus", e che "dalla questura, nonostante i continui contatti, non sono mai arrivate informazioni sulla presunta appartenenza di Dominello alla 'ndrangheta".

NESSUNA PRESSIONE - Nessuna pressione di tipo mafioso né su di lui né su nessuno dei 700 dipendenti della Juventus, quattro o cinque incontri con Rocco Dominello e altri capi ultrà per normali questioni di tifoseria. È stato questo, secondo quanto è trapelato, il contenuto della testimonianza di Andrea Agnelli al processo di 'ndrangheta Alto Piemonte. Dominello è l'imputato che, per l'accusa, tentò di infiltrarsi nel business del bagarinaggio per conto delle cosche. Agnelli avrebbe detto di non saperne nulla, descrivendo Dominello - sempre secondo quanto si apprende - un rappresentante della tifoseria molto garbato.

LE ULTIME NOTIZIE SULLA JUVENTUS

GLI INCONTRI - Agnelli avrebbe aggiunto di avere incontrato Rocco Dominello due volte insieme ad altre persone (l'ultras Fabio Germani, imputato in Alto Piemonte, e il security manager della società bianconera Alessandro D'Angelo) in occasione delle festività di fine anno, ricevendo in dono un cesto natalizio. Nel corso dell'audizione le parti hanno anche parlato degli "ottimi rapporti" fra Dominello e l'allora allenatore Antonio Conte, per il quale il sostegno della tifoseria era particolarmente importante.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, i migliori video