Juventus-Fiorentina, Allegri: Gioca Szczesny, Scudetto quota 90

Il tecnico: «Sarà l'erede di Buffon. Recuperato Howedes, ma non giocherà titolare. Bernardeschi dal 1'? Devo pensarci. Chiellini recuperato, Khedira no»
Juventus-Fiorentina, Allegri: Gioca Szczesny, Scudetto quota 90© ANSA
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ROMA - «Turno in cui può esserci uno strappo? Siamo solo alla quinta giornata, la classifica si allunga verso la decima, è ancora presto. Si viaggia tutti tranquillamente insieme, per ora». Così inizia la conferenza stampa di Massimiliano Allegri alla vigilia di Juventus-Fiorentina. «Bernardeschi titolare? Domenica ha fatto un quarto d'ora bene in fase di possesso e di non possesso, sono molto contento, sta crescendo, è normale che si debba abituare perché qui per conquistarsi spazio c'è da lavorare duramente e da fare un salto mentale perché una palla giocata nella Juventus vale più di altre. Devo vedere l'allenamento di oggi e poi abbiamo una partita sabato molto ravvicinata...Può partire dall'inizio o in corso, in questi momenti c'è bisogno di tutti, i cambi sono importanti. Qualcosa cambieremo rispetto all'ultima partita, domani sicuro non gioca Buffon, gioca Szczesny, uno dei migliori al mondo, avere due portieri come loro è molto importante, lui sarà l'erede di Gigi. Gli altri sono da valutare, pensando anche a sabato e a mercoledi e a domenica ancora. L'importante è che la squadra anche quando ci sono cambi non subisca contraccolpi». 

SCUDETTO? QUOTA 90 - «Corsa scudetto? L'importante è sempre vincere con le medio piccole, l'anno scorso abbiamo vinto e perso con Milan, Inter e Roma e vinto e pareggiato con il Napoli. L'anno scorso la cosa particolare è che gli scontri diretti non finivano quasi mai pari. Serviranno 90 punti per vincere il campionato».

COSA MIGLIORARE - «A Livello offensivo la squadra sta creando e facendo numeri importanti. In difesa al momento siamo migliori dell'anno scorso. Due gol a Genova in modo abbastanza fortuito, La stagione passa nella gestione delle partite: ci sono dei momenti in cui si gioca e dei momenti in cui, visto che nel calcio ci sono anche gli avversari, ti sfugge il controllo dell'azione offensiva: lì bisogna lavorare, lì bisogna restare in partita cambiando approccio e compattandosi per avere il controllo difensivo quando gli avversari provano a tirare e a farsi pericolosi: contro il Sassuolo è una fase che può durare cinque minuti, contro il Barcellona anche venti minuti, ma bisogna restare in partita sempre, è lì che dobbiamo lavorare questa stagione. Gli avversari non possono tirare diverse volte verso la porta, non devono tirare, questo non deve accadere. E poi bisogna riprendere a giocare. Dobbamo avere più attenzione, non bisogna uscire dalla partita, non bisogna gestire la partita, perchè gestire le partite diventa un casotto»

DE SCIGLIO, HOWEDES, STURARO TERZINO - «Mattia si era quasi ritrovato, aveva fatto un buon primo tempo con il Barcellona e ora l'abbiamo perso 40 giorni. Torna Howedes, domani non sarà titolare ma sono curioso di vederlo all'opera. Terzino giocherà o lui o Lichtsteiner o Sturaro, al Camp Nou lo ha fatto per un tempo bene e penso possa crescere molto in quella posizione. Howedes mi permette di poter giocare anche a 3 dietro». 

HIGUAIN TROPPO IMPORTANTE - «Per quanto riguarda Gonzalo: quattro partite, due gol. Come tutti gli attaccanti c'è un momento in cui segna di più e uno in cui segna di meno. Anche l'anno scorso è successo, sia a Higuain che a Dybala. Higuain è talmente importante per la Juventus che non è una tragedia se non segna una partita». 

CAPITOLO RECUPERI - «Chiellini potrebbe riposare, per Khedira c'è da aspettare ancora una decina di giorni secondo me per vederlo con la squadra». 

MATUIDI - «Matuidi è un giocatore internazionale che, come ho già detto, ha giocato con tutti gli allenatori che ha avuto. Di solito questi giocatori sono giocatori forti e importanti». 

PJANIC - «Pjanic sta crescendo molto a livello mentale, è più responsabile di se stesso e della squadra, perde meno palloni, gioca palloni più pesanti e in fase di non possesso intercetta molte palle, sono molto contento. Le qualità le aveva, aveva bisogno di maturarle, al momento è uno dei centrocampisti più forti che ci sono». 

DOUGLAS COSTA - «Douglas Costa si sta ambientando bene, si è dovuto abituare a carichi diversi da quelli che sosteneva perché in Italia si lavora diversamente da altri paesi. Sarà importante per l'annata, ha giocato bene a Barcellona e domenica quando è entrato, può partire dall'inizio ma dipende tutto da oggi»


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