La Juventus si scopre vulnerabile: ecco perché 

L’avvio di stagione dei campioni d’Italia ha messo in risalto il problema delle reti subìte: undici. Mai così tante in questi sei anni di dominio bianconero
La Juventus si scopre vulnerabile: ecco perché © ANSA
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TORINO - C’è un numero che fa riflettere la Juventus in questa sosta per le Nazionali. Questo è l’11, e non è il numero di maglia di Douglas Costa, uno degli acquisti top della sessione estiva di mercato, che sta piano piano entrando in sintonia con il nuovo ambiente. Si tratta, invece, del totale dei gol subìti dai bianconeri nelle prime dieci gare della stagione, in tutte le competizioni. Tra campionato, Champions League e Supercoppa italiana, la difesa di Allegri ha incassato un ammontare di reti mai visto al passivo nella porzione iniziale di stagione nei sei anni tricolori. Al massimo erano stati 9: nel 2012-13, nel 2013-14 (quella conclusa poi con il record dei 102 punti) e nel 2015-16. Quest’ultima fu la stagione della partenza choc in campionato con la Juve, a quest’epoca con soli 8 punti all’attivo e con 8 gol al passivo (più uno in Europa).

CAMPANELLO - Ora la Juve ha la terza miglior difesa della serie A con 5 reti al passivo, come il Napoli capolista, e dietro a Inter (3) e Roma (4). A fare la differenza però sono i sei gol incassati tra Lazio e Barcellona. Parlare di allarme è troppo, perchè ogni anno ha una sua specificità, incroci e avversari differenti, e anche il reparto arretrato ha cambiato nel tempo la sua fisionomia. Però il dato fa suonare un campanello d’allarme che fa appunto riflettere, perchè la solidità difensiva è stata la base dei sei scudetti consecutivi. Per arrivare al settimo, serve (ri) alzare il muro davanti a Gigi Buffon, renderlo nuovamente impenetrabile agli spifferi e alle folate avversarie.

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