TORINO - La Juventus «è un'istituzione, carica di storia, altri francesi hanno fatto ottime cose. Spero, a mia volta, di lasciare la mia impronta ed entrare nella storia della Juve». Blaise Matuidi, in un'intervista al quotidiano Le Figaro, si dice entusiasta dei suoi primi mesi a Torino e della sua nuova vita.
Allegri sul podio degli allenatori più vincenti
L'ambientamento alla Juve - spiega Matuidi - è stato veloce anche grazie all'accoglienza di capitan Buffon, «un grande calciatore e un grande uomo che mi ha accolto alla grande, uno dei primi a mandarmi un messaggio di benvenuto». Per il centrocampista francese Buffon è «una leggenda: lascerà il segno del suo passaggio nella storia del calcio - sottolinea - e spero riesca a disputare un ultimo Mondiale in Russia». Carriera ancora da scrivere, invece per Paulo Dybala, «ragazzo di 23 anni ricco di talento - sostiene Matuidi - che andrà molto lontano» e che nonostante la giovane età «è diventato il punto di riferimento tecnico in una squadra come la Juventus». Parole d'elogio anche per il presidente Andrea Agnelli: «È molto vicino ai giocatori, giovane, presente a tutte le partite. Mi ha colpito molto la prima volta in cui ho parlato con lui, ha avuto parole molto gentili».