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ROMA - Facciamocela la domanda che magari qualche tifoso juventino si starà ponendo. Il tema è l’allenatore, il quesito senza fronzoli, è quello del titolo di questa pagina: «Cosa succede se Allegri lascia la Juve?». È una domanda che almeno ora non sta in alcun modo attanagliando i dirigenti bianconeri e questo va detto in modo chiaro e netto. Un anno fa di questi tempi, probabilmente (e non pubblicamente) il dubbio, nelle stanze della sede del club, affiorò. E in quel dubbio sono stati costruiti percorsi (che i dirigenti non hanno mai confermato, anzi), da Luciano Spalletti a Eusebio Di Francesco: perché il tecnico della Roma, allora al Sassuolo - società “amica” della Juve - era seguito e stimato. Su Allegri arrivavano echi di Premier e di Francia (Psg), voci anche quelle mai confermate dal diretto interessato. Poi è arrivato un rinnovo importante, scadenza 2020. E il progetto di Allegri ha avuto la forza e il vigore necessari per ripartire dalla nuova stagione, questa. È bene anche chiarire che la domanda, come non è minimamente ispirata da sussurri societari (la Juve è fermamente convinta di andare avanti con Allegri) è solo ispirata da uno scenario internazionale molto composito sulle panchine, che passa da Parigi, Madrid (Real) Londra (Chelsea e Arsenal) e... chissà. E in questo tornado Allegri potrebbe diventare l’oggetto del desiderio di qualche top club. Ecco i possibili quattro sostituti.
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