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TORINO - "Non c'è rassegnazione dopo Madrid, anzi vogliamo portarci a casa questo scudetto e la Coppa Italia". Così l'amministratore delegato della Juventus, Giuseppe Marotta, ai microfoni di Premium Sport prima della sfida contro la Sampdoria e tre giorni dopo la dolorosa eliminazione in Champions League.
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ARBITRAGGIO IN EUROPA - "Condivido in pieno le parole del post-partita presidente Agnelli che ha espresso il suo pensiero in modo civile - dice Marotta riferendosi all'arbitraggio di Madrid -, bisogna uniformare il modo di arbitrare in Europa, non si può avere la Var in Italia e non nelle competizioni europee, in Inghilterra Oliver arbitra senza addizionali di porta che poi si ritrova in Champions, sono metodi difformi. Tornando all'episodio di Madrid ci voleva maggiore buonsenso nel valutare sia quello che è accaduto all'ultimo secondo e sia nella designazione di un arbitro di 33 anni. Non posso e non devo credere ai poteri forti, do sempre credito alla buona fede, ma la conclusione personale è semplicissima, un arbitro di esperienza avrebbe gestito meglio la partita, non basta arbitrare bene in 89 minuti perché poi è l'ultimo secondo di quella partita a decidere tutto. L'esperienza e il buonsenso avrebbero fatto decidere in un'altra maniera".
CAIRO - Il presidente del Torino, Urbano Cairo, sostiene che quel rigore in Italia alla Juve l'avrebbero concesso, mentre non l'avrebbero mai assegnato contro. "Non rispondo a Cairo, una conclusione che non è razionale e che non merita risposte anche perche' non so da cosa sia dettata", chiude Marotta. (Ha collaborato Italpress).
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