Buffon: «Sabato l'ultima con la Juve. A Madrid ho trasceso»

Il portiere: «Il mio futuro? Decido la prossima settimana: mi sono arrivate proposte stimolanti sia per continuare che fuori dal campo»
Buffon: «Sabato l'ultima con la Juve. A Madrid ho trasceso»© Juventus FC via Getty Images

ROMA - È stata una conferenza stampa emozionante. E non poteva essere altrimenti. Gigi Buffon annuncia che la prossima, sabato contro il Verona, sarà l'ultima partita con la maglia della Juve. Una maglia che ha indossato per 17 anni, segnati da una serie impressionante di successi. A prendere la parola per primo è il presidente Agnelli. In sala tutto lo stato maggiore del club: Marotta, Paratici, Nedved e il futuro capitano Chiellini. 

«Trovare le parole giuste è difficile», esordisce Agnelli, che poi elenca numeri e record (impressionanti) di Buffon. «Con la Juve ha vinto 26 trofei, giocato 17 stagioni straordinarie - continua il presidente - Gigi ha proposte per ruoli fuori dal campo e anche proposte per continuare a giocare. Qualsiasi sia la sua decisione ha il mio supporto. Io ci tengo a dire una cosa: grazie per questi 17 anni incredibili»


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CIAO JUVE - Poi prende la parola il protagonista di giornata, commosso dalle parole di Agnelli e da quello che sta per dire: «Sì, la prossima sarà l'ultima partita con la Juve. È una giornata particolare per me, ci arrivo con serenità e appagamento - rivela tra le lacrime - Saluto Chiellini, che prenderà i gradi di capitano al mio posto. E' stato un percorso bellissimo. Non volevo arrivare alla fine da sopportato o da giocatore che aveva fuso il motore. Non è stato così e sono orgoglioso di aver potuto esprimere delle prestazioni all'altezza. Questa per me è la più grande gratificazione. Non era scontato essere così longevo e allo stesso tempo performante»

IL FUTURO - «Progetti? Sabato giocherò una partita e questa è l'unica cosa certa. Con Agnelli c'è un dialogo continuo, conosce tutto quello che mi sta accadendo. Fino a 15 giorni fa ero sicuro che avrei smesso, adesso penso che sono arrivate delle proposte stimolanti, sia in campo che fuori dal campo. E la più importante fuori dal campo me l'ha fatta pervenire Andrea Agnelli. La prossima settimana, dopo 2-3 giorni di riflessioni, prenderò una decisione definitiva, che sarà quella che urla la mia indole. Se dovessi continuare, assolutamente no in Italia»

L'EREDE E' PRONTO - «Un'altra stagione per centrare altri record? No, ho fatto mio il modo di ragionare della Juve. Sono convinto che la Juve, essendo una società seria, debba programmare il futuro e io sono il primo che lo capisce. Ho pensato che fosse giusto fermarmi qui. E poi questa squadra ha un portiere di valore pari al mio e più giovane, Szczesny».


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L'OFFERTA DELLA JUVE A BUFFON - «Qualsiasi ruolo, e questo vale per tutti, passa per una adeguata formazione - spiega il presidente Agnelli - L'inizio prospettato è quindi un anno di seria formazione. Poi si potrà capire quale sia la direzione più giusta».

MOTIVAZIONI - «Per continuare a giocare cosa mi deve offrire un club? Deciderò in base a percezioni, l'importanza che avrei in un progetto, gli stimoli - risponde Buffon - Sono tante riflessioni che devo fare, senza lasciarmi condizionare dall'impeto del momento. Non mi interessa andare a finire la carriera in campionati di terza fascia, sono un animale da competizione. In quel contesto non potrei vivere».

JUVE NEL CUORE - «Se dovessi andare a giocare altrove, la Juve per me rappresenterà sempre una famiglia. Ma la Juve è una società che programma il futuro, che è un futuro vincente. Se un giorno, dopo aver smesso, sarò considerato un elemento sul quale fare affidamento, ecco la Juve ha la precedenza su tutto. Ma non è una imposizione o una cosa che sento di diritto, con la Juve siamo pari». 

L'ULTIMA CON LA JUVE«Sabato? Voglio vivere la giornata normalmente, come sono abituato a vivere i grandi eventi e le situazioni dense di sentimenti. Non chiedo niente, se non quello che mi è stato già dato: rispetto, stima, affetto. Sentire che sono stato sempre percepito come uno da Juve. Questa è la più grande vittoria. Non sono adatto alle celebrazioni». 

LA POSSIBILE SQUALIFICA IN CHAMPIONS - «Sarebbe giusta e normale. Nella notte di Madrid fuori dal campo ho sicuramente trasceso e ne sono estremamente dispiaciuto. Se avessi incontrato due giorni dopo l'arbitro Oliver l'avrei abbracciato, chiedendogli scusa, confermandogli però che poteva andarci un po' più calmo, per una partita così importante per noi e per il sottoscritto. Ma non porto rancore».


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NON SI CHIUDE UN CICLO «Con il mio saluto alla Juve, non si chiude un ciclo, sarebbe grave se pensassi questo. Sarebbe presuntuoso pensarlo. L'unica parte imprescindibile della Juve è la famiglia Agnelli. Io sono stato una parte importante ma piccola. Senza di me, questa società continuerà a vincere».

IL NUOVO CAPITANO«A Chiellini non posso dare consigli. Abbiamo sviluppato con l'esperienza la modalità con la quale si arriva ai risultati. Giorgio incarna alla perfezione quello che deve essere il capitano della Juve. Gli faccio un in bocca al lupo per tutto. E' sempre stato un punto di riferimento e una certezza. Non mi farà rimpiangere».

L'ITALIA - «Nazionale? Il 4 giugno non ci sarò. Non ho bisogno di altre celebrazioni». 

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ROMA - È stata una conferenza stampa emozionante. E non poteva essere altrimenti. Gigi Buffon annuncia che la prossima, sabato contro il Verona, sarà l'ultima partita con la maglia della Juve. Una maglia che ha indossato per 17 anni, segnati da una serie impressionante di successi. A prendere la parola per primo è il presidente Agnelli. In sala tutto lo stato maggiore del club: Marotta, Paratici, Nedved e il futuro capitano Chiellini. 

«Trovare le parole giuste è difficile», esordisce Agnelli, che poi elenca numeri e record (impressionanti) di Buffon. «Con la Juve ha vinto 26 trofei, giocato 17 stagioni straordinarie - continua il presidente - Gigi ha proposte per ruoli fuori dal campo e anche proposte per continuare a giocare. Qualsiasi sia la sua decisione ha il mio supporto. Io ci tengo a dire una cosa: grazie per questi 17 anni incredibili»


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