Ronaldo: «Juventus? Scelta fatta da tempo. Qui per fare la storia»

Conferenza stampa show per il portoghese all'Allianz Stadium: 200 giornalisti presenti, 30 tv e traduzione in 4 lingue. CR7 accanto al ds Paratici ha sorriso e promesso vittorie
Andrea Ramazzotti
8 min

INVIATO A TORINO - Conferenza stampa esplosiva per Cristiano Ronaldo alla Juventus. Il portoghese non ha lasciato dubbi: è venuto in Italia per vincere.

Cristiano, benvenuto in Italia. Perché ha scelto la Juventus?
Per me è stata una decisione facile visto il fascino della Juventus, una delle migliori società al mondo. E’ stata una decisione che ho preso da tempo. I miei amici mi hanno detto che questo era un club dove potevo giocare da diverso tempo. E’ stata una decisione facile per la grandezza del club: il migliore d’Italia, con un grande allenatore e un grande presidente.

Cosa le resta ancora da fare nella vita? Quali sono i suoi obiettivi?
Sono una persona a cui piace pensare al presente: mi godo il calcio, sono ancora molto giovane e mi sono sempre piaciute le sfide. Dallo Sporting, al Manchester, poi il Real e la Juve. La mia è stata una carriera da sogno e non avrei mai pensato di poter vincere così tanto. Sono molto preparato per questa sfida, fiducioso, tranquillo e le cose andranno bene come negli altri club dove sono stato.



E’ andato via in maniera triste dal Real Madrid. Continuerà con il Portogallo?
Non sono triste. Questa è una sfida grandissima per la mia carriera. I giocatori della mia età vanno in Qatar e Cina, mentre io sono felice di essere in un club così grande. Grazie alla Juventus per questa opportunità. Per quel che riguarda la nazionale, darò sempre il meglio per il mio paese e non gli volterò mai le spalle. Se ci sarà la possibilità di aiutare la nazionale lo farò.

I tifosi del Real sono tristi. Cosa vuole dire loro?
Come ho detto prima la storia che ho avuto al Real è stata brillante. Questa è una nuova tappa e mi dedico a questa. Ringrazio i miei ex tifosi, ma ora sono concentrato e voglio dimostrare che sono un calciatore al top. Non credo di dover dimostrare nulla a nessuno perché quello che ho fatto nel calcio si sa, ma non mi piace rimanere nella mia zona di confort. Dopo aver lasciato il segno a Manchester e Madrid voglio farlo anche a Torino. Amo le sfide e voglio vincerle. La fortuna aiuta, ma uno deve cercarsela.


Il calcio italiano è tattico e fisico. Si adatterà?
Come ho già detto le sfide mi piacciono. Questo è un campionato difficile e tattico, ma mi piace sperimentare altre cose. La mia carriera non ha avuto niente di facile, ma a me piace lavorare perché le cose vadano bene. Ho fiducia nel mio calcio, nella Juventus e nei miei compagni. Darò il meglio e sarò preparato anche se è una sfida difficile.

I tifosi delle Juventus le hanno chiesto di vincere la Champions, il grande sogno del popolo bianconero…
So che la Champions è un trofeo che tutti vogliono vincere. C’è la possibilità che il club la raggiunga, ma lotteremo per tutti i trofei, non solo per la Champions. La Champions è difficile da vincere, dobbiamo comunque essere concentrati anche se è difficile. Io spero di aiutare, ma la Juventus ci è già arrivata vicina negli ultimi anni e le finali sono un’incognita. Spero di portare fortuna a questa squadra e di aiutare i compagni.

La standing ovation dopo il gol del 2-0 ad aprile in Juve-Real ha inciso nella sua scelta?
E’ stato un momento molto bello e speciale quello per me. Essere accolto in questo modo ti dà motivazioni e ringrazio i tifosi per come mi hanno accolto. Voglio dare risposte sul campo e ringrazio tutti quelli che sono venuti qui a Torino a salutarmi oggi.

Come si sente a 33 anni dopo aver lasciato il Real? Aveva già deciso a Kiev cosa avrebbe fatto del suo futuro?
Quella notte non avevo ancora deciso niente, ma grazie al presidente Agnelli e a tutto il club per aver pensato a me. Sto bene fisicamente e mentalmente. Arrivare qui per me è una motivazione grande e la mia carriera a 33-34 non è finita. Sono diverso dagli altri, ho 23 anni…

Quella della Juventus è stata l’unica offerta che ha ricevuto questa estate?
Sì è stata l’unica.

Con Allegri ha già deciso la data del suo debutto in bianconero?
Ho già parlato con lui e comincerò ad allenarmi il 30. Voglio debuttare in campionato e magari giocherò la prima partita a Villar Perosa il 12 agosto.

Pensa di chiudere la carriera allo Sporting?
Ora ho un solo pensiero: voglio trionfare con la Juventus. Non sono venuto in ferie e voglio vincere. Cercherò di sorprendere tutti una volta di più e tutto andrà bene.

Sarà più facile vincere il Pallone d’Oro alla Juventus?
Non è un’opzione adesso il Pallone d’Oro, non ci penso e non lo prendo in considerazione anche se voglio sempre essere il migliore. Magari potrò avere un’opportunità di vincerne un altro qui alla Juventus. Chissà… Non pensavo di vincerne 1 figuratevi dopo averne vinti 5.

La Juventus cosa può dare a Cristiano Ronaldo?
La Juventus mi ha dato un’eccellente opportunità e le sono grato. Valorizzerà il mio modo di giocare e per come la vedo io è un passo in avanti nella mia carriera perché la Juve è in grado di trionfare. Lo ripeto è un passo avanti nella mia carriera: voglio conquistare trofei insieme, dare risposte in campo e portare la Juventus a un livello ancora più alto.

Come ci si sente ad essere Cristiano Ronaldo, il giocatore più forte del mondo, un esempio per chi vuole fare il calciatore?
Come ho già detto prima per me questa è una sfida importante nella mia vita. Voglio essere un esempio dentro e fuori dal campo, negli allenamenti, aiutare i giovani. Per me non cambierà nulla. Sarà un momento bello della mia carriera: in queste 4 stagioni spero di dare gioie ai tifosi e la squadra mi aiuterà a regalare trofei ai nostri tifosi.

Che effetto le fa sfidare Ancelotti?
Non ho parlato con lui recentemente, ma mi è piaciuto lavorare con lui. Quando ci incontreremo vorremo vincere entrambi, ma sarà bello incontrarci perché sono stato bene con lui e lo porto nel mio cuore.

Cosa si aspetta da questa sua avventura in Italia? Che rivali avrà in Italia dopo la rivalità in Spagna con Messi?
Non ho rivalità con i singoli giocatori, non è il mio modo di vivere. Cercheremo di battere tutte le squadre contro cui giocheremo, di vincere tutte le partite, di fare meglio durante il campionato. A voi piace la mia rivalità con Messi, ma ognuno difende i propri colori e ognuno metterà per la propria maglia e alla fine vedremo chi sarà il migliore.

Ha giocato contro Benatia sia in Russia sia in Champions. Cosa pensa di lui?
Mi ha dato un po’ di botte… E’ un grande giocatore e un grande difensore. Ci siamo picchiati un po’ al Mondiale, ma sarà interessante averlo come compagno perché è un eccellente difensore.

Si sente pronto insomma?
Mi sento meravigliosamente perché sarà una sfida nuova e difficile, ma sono pronto. E lo stesso la Juventus. Saremo pronti insieme e l’età non conta: mi sento bene, elettrizzato, motivato e cercherò di fare del mio meglio.


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