Juventus, Lippi: Andrea Agnelli ha fatto come il padre

L'ex ct della nazionale e tecnico bianconero: «Corsa scudetto già finita, la sensazione è quella. Ronaldo non me lo aspettavo così umile. Il club ha sempre cambiato per vincere. Io lascio nel 2019, ho voglia di casa»
Juventus, Lippi: Andrea Agnelli ha fatto come il padre© LAPRESSE
4 min

ROMA - "La corsa scudetto? La sensazione e' che sia gia' finita, che questa sia il prosieguo della stagione passata.Poi cresceranno Inter, Roma, Milan, Lazio, Fiorentina e le altre ma nonostante l'esperienza, saggezza e la bravura di Ancelotti, la Juventus e' ancora troppo piu' forte delle altre". Lo ha detto l'ex ct della Nazionale, Marcello Lippi, ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport', su Rai Radio1. "Se questa Juve e' la piu' forte di sempre, anche della mia? Come si fa a sapere, bisognerebbe sognare una sfida con due toscani in panchina che si salutano e tanti campioni in campo. Sono tutte Juventus forti, prima di me c'era quella di Trapattoni".

CRISTIANO NON ME LO ASPETTAVO - Una battuta su Cristiano Ronaldo: "Non mi sta sorprendendo, me l'aspettavo cosi', grande professionista e, da campione quale e', intelligente e umile. Si e' messo a disposizione della sua nuova grande squadra, non mi aspettavo che lasciasse il Real Madrid ma la Juve e' stata brava a cercarlo e convincerlo quando c'e' stata l'opportunita'. E poiche' sembra abbiano influito gli applausi dello Stadium - conclude l'ex mister bianconero - c'e' stato anche cuore, oltre alla volonta' di guadagnare tanti soldi".

SULL'ITALIA - "La Nazionale e' messa bene e Mancini e' bravo, ha esperienza internazionale, ha vinto all'estero e propone un calcio propositivo. Vedo tanti giocatori giovani e bravi che, a differenza di qualche anno fa, giocano tutti titolari in serie A. C'e' un gruppo di giocatori giovani, bravi e con un gran futuro".

SUL NAPOLI - "Bisogna che domani Carlo dia spazio alla sua esperienza e qualita' per controbattere il Liverpool, una delle squadre piu' forti d'Europa e quindi del mondo". L'ex ct della Nazionale invita il suo collega Ancelotti a mettere in campo le sue virtu' affinche' il Napoli possa cogliere un gran risultato nella seconda giornata della fase a gironi di Champions League. "Le partite di Roma e Juventus invece non mi sembrano proibitive - prosegue - L'Inter invece giochera' con la squadra che la sta facendo da padrone in Olanda (il Psv, ndr) e sara' dura".

LASCIO NEL 2019, HO VOGLIA DI CASA - "Ho voglia di tornare a casa. Il mio contratto in Cina scade nel gennaio 2019 e credo sarà l'ultimo". 

AGNELLI? HA FATTO COME FECE SUO PADRE - "La scelta non e' da condividere o meno, dobbiamo solo prenderne atto, nessuno sa perche' si prendono certe decisioni". Cosi' Marcello Lippi commenta l'addio annunciato di Beppe Marotta dai quadri dirigenziali della Juventus. "Quella bianconera e' una societa' che non si puo' dire che non sappia programmare, questi grandi gruppi prendono queste decisioni quando le cose vanno bene, nel momento di massimo splendore. Ed e' quello che hanno fatto loro - aggiunge l'ex ct della Nazionale, campione del mondo nel 2006 - Andrea Agnelli si sara' forse ricordato di quanto fatto dal padre: nel 94-95, dopo 10 anni che non si occupava di Juve, ha cambiato tutto e rifatto un ciclo vincente, prendendo me. Il dottor Umberto e' stata una persona spettacolare nella storia della Juventus, erano dieci anni che c'era la supremazia del Milan di Berlusconi. Adesso nella testa di tutta la Juventus c'e' la Champions League". Sul club campione d'Italia, Lippi sottolinea che "c'e' cuore e si creano bei rapporti, che pero' non sfuggono alla mentalita' di programmazione di questi grandi gruppi. Ha una rosa di grande livello e i giocatori hanno capito che se vogliono far vedere quanto valgono al mondo devono stare in squadre con grandi campioni, magari giocando un po' di meno". (in collaborazione con Italpress)


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, i migliori video