Allegri: «Ronaldo? È uno che si dedica al sociale, questo dice tutto»

Il tecnico della Juventus, alla vigilia della sfida contro l’Udinese, ha difeso pubblicamente il portoghese dopo le ultime voci: «È un grande professionista dentro e fuori dal campo». Su Bernardeschi: «Non volevo offendere la Fiorentina, ma qui si deve fare il salto mentale»
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TORINO – Si parte subito dal caso Ronaldo. Anche Massimiliano Allegri difende il fuoriclasse portoghese dalle accuse di stupro: «Sta bene, è un ragazzo che conosco da tre mesi. Quello che posso dire è che nei suoi 15 anni di carriera ha sempre avuto una grande professionalità dentro e fuori dal campo. È uno che si è dedicato e si dedica molto al sociale, quindi questo la dice tutta». Il tecnico ha dato qualche indicazione di formazione alla vigilia della sfida contro l’Udinese: «Torna Douglas Costa mentre Khedira è out. De Sciglio e Rugani sono da valutare. In porta gioca Szczesny, in attacco o giocano Mandzukic, Dybala e Cristiano oppure uno sta fuori. Cuadrado cresce e l’assist gli ha dato motivazione. Bentancur? Potrebbe esserci, valuterò l’allenamento».

MANCA LA CHAMPIONS - «Abbiamo tante partite, al di là delle questioni tecniche e dell’intesa reciproca, devo far ruotare in attacco – ha continuato Allegri -. Questa rosa è molto migliorata ed è merito della società. Se siamo più forti del passato lo vedremo a fine anno in base alla vittorie. Abbiamo vinto tanto e manca la Champions. Adesso concludiamo al meglio questo filotto di sette partite, poi prima della pausa di novembre ne avremo altre sei». Sulla squadra di Velazquez: «A Udine vengono sempre fuori partite di lotta, bisognerà mettersi in testa di affrontare la gara con determinazione anche se tecnicamente potrebbe non essere un bel match».

NESSUNA OFFESA - «Giocare alla Juve ha un peso diverso, su ogni pallone che si gioca, che cambia il destino di un torneo – ha proseguito Allegri -. Non avevo nessuna intenzione di offendere la Fiorentina parlando di Bernardeschi: semplicemente qui si deve fare un salto mentale». Cristiano ha rinunciato alla convocazione del Portogallo: «Sapevo che non sarebbe andato, lo ha concordato con il CT e il presidente della federazione. Ha le spalle larghe, è concentrato per scendere in campo e fare bene».


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