Juventus, Allegri: «Higuain è uno dei più forti. L'addio? Scelta voluta da entrambe le parti»

L'allenatore bianconero ritrova l'attaccante argentino: «Il Milan ha fatto un grande acquisto, sarà piacevole rivederlo»
4 min

TORINO - Alla vigilia di Milan-Juventus sono due i temi principali della conferenza stampa di Allegri. Da una parte la prima sfida di Higuain contro il suo recente passato, dall'altra la reazione che i bianconeri devono avere dopo la prima sconfitta stagionale contro il Manchester United. «Higuain avvelenato? Farà una partita da ex, alla Juve ha dato tantissimo ed è stato determinante - ha spiegato l'allenatore dei campioni d'Italia -. E' stata fatta una scelta in estate da entrambe le parti e il Milan ha fatto un grande acquisto perché è uno degli attaccanti più forti del mondo. Gonzalo gioca nel Milan, sarà piacevole rivederlo, ha fatto tanti gol con noi ma abbiamo Ronaldo che va sfruttato per le caratteristiche che ha». Nessuna raccomandazione per l'altro ex, Bonucci: «Non ho da dirgli niente, torna da ex ma è stato solo un anno. Leo non ha bisogno dei miei consigli». La Juventus deve avere più cinismo: «Il nostro rapporto tra occasioni e gol va alzato ma nell'arco della stagione ci sono questi momenti. L'anno scorso per esempio a questo punto subivamo più reti ma avevamo fatto 31 gol ma compresi i 6 di Udinese. Quest'anno invece sono 24. Dobbiamo migliorare l'attenzione nelle due fasi». 

VOGLIA DI RISCATTO - Allegri è sicuro che la Juventus si riscatterà subito dopo la beffa contro Mourinho: «Il risultato non lo so, ma sono sicuro che faremo una grande partita a San Siro contro il Milan. Dobbiamo fare una grande prestazione dal punto di vista della tecnica e della fisicità per portare a casa il risultato. Il Milan è in grande forma perché nelle ultime 6 gare ha perso solo una volta al novantesimo. Discorsi alla squadra dopo il Manchester? Non servono a niente, non c'era da riprendere errori. Mercoledì abbiamo sbagliato a capire il momento della partita quando c'è stato il pareggio dello United. Ci siamo fatti prendere dall'emotività, forse perché il pareggio ci sembrava un'ingiustizia. La Champions non ce la consegnavano giovedì, era solo una tappa... Potevamo mettere al sicuro il passaggio del turno e il primo posto. Soprattutto in Champions le partite non finiscono mai. L'ultimo quarto d'ora è il più pericoloso. Ci siamo rimasti male, non eravamo più abituati perché non perdevamo da aprile. Comunque siamo bravi perché abbiamo scelto la partita che potevamo perdere. Non esistono squadre imbattibili, è impossibile che una squadra vinca tutte le partite. Ogni tanto fare un passo indietro serve per farne due avanti».

L'ORA DI MANDZU - La Juventus dovrebbe affidarsi alla grinta di Mandzukic che torna in campo dopo lo stop per l'infortunio alla caviglia: «Potrebbe giocare, ha recuperato un po' di energie anche per via dell'infortunio. Aveva bisogno di recuperare energie mentali più che fisiche. Matuidi avrebbe bisogno di staccare una settimana: se non c'era il problema di Emre Can lo mandavo una settimana al mare. Emre Can? Speriamo la settimana prossima di averlo a Torino perché è importante avere un cambio a centrocampo anche con la sua fisicità». Allegri spende parole importanti per Gattuso: «Rino è un ragazzo intraprendente che è migliorato molto, sia in campo che fuori dal campo. E' un genuino, il Milan gioca bene, e lui trasmette i valori del dna del Milan che lui ha dentro. E' uno degli allenatori giovani più bravi».


© RIPRODUZIONE RISERVATA