Conte: «Il mio futuro? Potrebbe essere anche in Italia...»

L'ex tecnico bianconero: «La Juve è un'armata invincibile. Quella con il Milan è stata una partita eloquente»
Conte: «Il mio futuro? Potrebbe essere anche in Italia...»© EPA
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COVERCIANO - "La Juve è una squadra molto forte, sta dominando il campionato come negli ultimi anni. Quella col Milan è stata una partita eloquente, complimenti alla Juve, è un'armata che sembra invincibile". A Coverciano per il simposio tecnico della Figc "Alleniamo il successo", Antonio Conte è rimasto impressionato dalla prova dei bianconeri. Il tecnico salentino parla poi ai microfoni di Rai Sport della Var: "La trovo una bella soluzione, dà serenità e tranquillità a chi gioca e al pubblico perché quando viene presa una decisione è stata vista e rivista. C'è un minimo di margine di errore ma sono favorevolissimo". Reduce dall'esperienza al Chelsea, Conte confessa di aver vissuto "un clima diverso, si pensa a incitare la propria squadra e non agli altri. Poi comunque vada a finire, che si vinca o si perda, c'è sempre un applauso. Bisognerebbe prendere esempio da queste situazioni".

IL FUTURO - Infine, per quanto riguarda il suo futuro, Conte non si sbilancia: "Sono sereno, cerco di fare aggiornamenti e parlare con gli altri allenatori, aspettiamo il prossimo anno". (in collaborazione con Italpress

SERIE A - "Per un allenatore del mio livello - ha aggiunto Conte a Sky Sport - è meglio aspettare che prendere treni in corsa e non sapere. Preferisco aspettare giugno e iniziare un percorso con una nuova squadra e un nuovo progetto.Non sento la necessità di tornare subito, poi magari fra 2-3 mesi mi viene la voglia e smentisco quello che sto dicendo adesso ma l'idea è di aspettare giugno". E la serie A è un'ipotesi: "Il livello delle antagoniste della Juve sta crescendo anche se pure la Juve continua a crescere e questo gap non si sta riducendo. Ma in Italia sto bene, sono italiano, lavorare eventualmente in Italia non è una cosa da trascurare come non lo è una soluzione all'estero".

Tornando alla Juve, nessun rimpianto per non avere avuto lui Cristiano Ronaldo ("sono orgoglioso dei giocatori che ho avuto e allenato") nè alcuna sorpresa nel vedere cosa continuano a fare i bianconeri: "È il frutto di un lavoro che viene portato avanti, ogni anno che passa la Juve aumenta la qualità della rosa. Le altre squadre devono darsi una mossa per fare qualcosa in più, la Juve ha scavato un grandissimo solco fra loro e gli altri".

A Coverciano Conte respira l'aria di azzurro. "Per due anni è stata casa mia, ricordo con grande affetto e grande commozione quei due anni e soprattutto quel mese e mezzo agli Europei, che è stato molto intenso per me e per i calciatori. La nuova Italia di Mancini? E' l'inizio di un lungo percorso e Roberto è la persona giusta. Vedo tanti giovani bravi, penso che nelle ultime due partite la Nazionale abbia espresso un buon calcio, una buona organizzazione. Fa ben sperare per il futuro - chiosa Conte - anche se bisogna avere pazienza pur sapendo che, quando ci sono le competizioni, l'Italia è sempre considerata fra le favorite".


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