Juve, Ronaldo spinge ma Dybala è più indietro: -10 reti

Paulo ha arretrato il suo raggio da azione e l’apporto in zona gol è minore
Alberto Ghiacci
3 min

TORINO - Sta cambiando abitudini. E sempre più spesso indossa vesti da regista. D’attacco, sì, ma pur sempre regista. Un percorso quasi obbligato per Paulo Dybala. Che a inizio stagione ha convissuto con il dubbio: come inserirsi tra Ronaldo e Mandzukic senza dover svolgere i compiti tipici dell’ala destra che prevedono anche infinite rincorse difensive? Dubbi suoi, ma non solo. Anche di Allegri. E di tanti addetti ai lavori e critici. Tutti si interrogavano e sentenziavano sul campetto estivo più in voga, quello con il 4-3- 3 e Dybala esterno destro: l’argentino lì non può giocare. Domani a Firenze, come accaduto ultimamente dopo un percorso didattico di tre mesi, non ci giocherà. O meglio potrà anche passare anche da quella zona, ma ormai il numero 10 taglia sempre più verso il centro andando ad occuparsi soprattutto delle funzioni dell'organizzatore.

EVOLUZIONE - «Cuce molto bene il gioco,ha caratteristiche uniche tra le linee, sia in fase di costruzione che di attacco alla porta avversaria la Juve deve sfruttare le sue caratteristiche». Quando un allenatore parla così riconosce la centralità di uno dei suoi. Se quel giocatore è Dybala significa che le fatiche di inizio stagione - dovute ad una condizione non brillante e probabilmente alle tante novità del nuovo ruolo - sono un lontano ricordo. Contro il Valencia Dybala si è visto spesso sulla linea dei centrocampisti, nel settore centrale del campo. I dati confermano: la sua presenza in quella zona è aumentata di quasi 2 punti percentuali rispetto all’anno scorso. Il pendere a destra in fase offensiva è questione legata soprattutto agli equilibri di partenza. Ma Dybala oggi è il regista d’attacco della quinta Juve di Allegri. Se dietro, partendo dalla difesa, comandano Bonucci e Pjanic, davanti le chiavi ce l’ha lui.

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