Allegri: «Non ci si deve fermare. L'Italia riparta dalle scuole»

Il tecnico della Juventus: «La tecnologia negli stadi può andare a prendere chi fa casino»
Allegri: «Non ci si deve fermare. L'Italia riparta dalle scuole»© Juventus FC via Getty Images
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TORINO - "Non tollero nessuna forma di razzismo e di insulto, anche nei confronti dei morti e delle tragedie che sono successe. Ma purtroppo in Italia abbiamo perso un po' di quella che era la nostra educazione e il rispetto". Massimiliano Allegri commenta così i fatti di San Siro. "Fermarsi? Chiudere gli stadi? Non compete a noi decidere - aggiunge alla vigilia della gara con la Samp - Io sono per andare avanti, il problema va risolto a monte. La tecnologia negli stadi può andare a prendere chi fa casino".

"Per ripartire, per andare a migliorare, bisogna andare dove ci sono i bambini piccoli. Bisogna entrare nelle scuole, credo farebbe molto bene al calcio perché magari su 100 bambini, 70 o 80 li instradi bene", aggiunge il tecnico bianconero. "Altrimenti è facile dire ora delle cose quando poi dopodomani ce ne siamo tutti scordati". Allegri si è detto dispiaciuto per i fatti di Milano: "Dispiace perché negli stadi c'erano tante persone, c'erano i bambini, che sono il futuro dell'Italia..."

INTERVISTE PESANTI - "Nel calcio presidenti, allenatori e calciatori hanno una grande responsabilità. Le nostre interviste sono molto pesanti, bisogna essere più responsabili e usare un briciolo di intelligenza per non alimentare l'esasperazione". Questo l'appello dell'allenatore della Juve, Massimiliano Allegri, nel commentare le violenze del 'Boxing day'. Dopo lo sfogo per le frasi dei presidenti, Allegri si è detto soddisfatto della presa di posizione del presidente federale Gravina: "Possiamo sterzare ma ora contano i fatti".

PANETTONE DI TRAVERSO -  Allegri ha poi parlato del momento della Juve, fermata sul pari dell'Atalanta negando qualsiasi problema: "Juve in crisi? Se ne sento parlare vuol dire che, forse, a qualcuno il panettone è andato di traverso. Se si scherza, forse lo posso accettare...". Alla vigilia della partita casalinga contro la Sampdoria, ha risposto così a chi ha intravisto nel pareggio di Bergamo una Juventus in crisi. "Tolta la partita di domani, la squadra ha fatto 16 vittorie e 2 pareggi, non sono pochi - osserva -. Poi siamo arrivati primi nel girone di Champions. Mal che vada chiudiamo a 50 punti, non mi sembrano pochi".


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